13 Gennaio, 1916

Minatori contro la coscrizione

Il Military Service Bill ha trovato la strada spianata in Parlamento, ma il sentiero si fa molto più accidentato quando c’è da farlo andar giù ai minatori; gente testarda quella, provate voi a prenderli di petto, a costringerli in qualcosa. Le divergenze d’opinione con il Governo saltano fuori il 13 gennaio: riunita in assemblea, la Federazione dei minatori boccia la legge all'unanimità e delibera di opporsi apertamente alla coscrizione obbligatoria.
Il rischio di una grave ondata di scioperi c’è, ma non sembra preoccupare troppo l’opinione pubblica, né gli addetti ai lavori: «L’impressione più diffusa è che si debba escludere ogni eventualità di serrata, poiché le masse sono più sensate e pacate dei loro leader».
Londra punta tutte le sue fiches sui grandi numeri: quei 150 delegati radicali non possono rappresentare la maggioranza degli 800.000 lavoratori. L’argomentazione potrebbe anche reggere, a metà tra il buonsenso e la spavalderia.


Con lo stallo sui fronti principali, i britannici si concentrano sull’avanzata mesopotamica verso Kut al-Amara. Il Generale Aylmer ha impegnato i turchi nella battaglia di Wadi.
A viaggiare sul velluto sono gli austro-ungarici in Montenegro: Cettigne viene raggiunta e occupata; la famiglia reale montenegrina si ripara a Scutari, pronta a imbarcarsi per Brindisi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’assemblea della Federazione dei minatori inglesi delibera all’unanimità di opporsi alla legge per la coscrizione.

Fronte meridionale

  • Le truppe austro-ungariche occupano Cettigne: la famiglia reale montenegrina ripara a Scutari, dove s'imbarca per Brindisi.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Avanzando per rompere l’assedio di Kut al-Amara, il Generale Aylmer attacca gli ottomani nella battaglia di Wadi (Mesopotamia).
  • Turchi dislocati a Kermanshah (Persia occidentale).

Parole d'epoca

Massacro

Antonio Santo Quintino Preite

San Martino del Carso, Sagrado (GO)

Alla mattina del 13 gennaio 1916, il nemico si accorse che noi avevamo preparato le trincee davanti alle loro.

Verso le ore 8 antimeridiane, il nemico incomincia a bombardare la nostra linea con tiri ben giusti che in quel giorno subimmo perdite, e centinaia dì feriti e morti restavano sparpagliati sul terreno.

Noi dovettimo mantenere la posizione fino al giorno 22, che alla notte ci levarono da quel punto e ci portarono sopra il Monte San Michele, ad una quota chiamata “l’albero isolato”.

DAL FRONTE

Bollettino

Lungo tutta la fronte continua l'attività delle artiglierie coadiuvata e completata dalle azioni di velivoli. Batterie nemiche lanciano proiettili, specialmente incendiari, sulle nostre posizioni dell'Altissimo (tra Garda e Adige), di Valle Terragnolo (Adige) e su Borgo (Val Sugana): nessun danno.
Le nostre artiglierie distrussero ricoveri nemiii ad est del passo di ORegone (torrente Cordevole di Visdende-Piave) e bersagliarono colonne di truppe e di salmerie in marica in Valle Köder (Gail) e Seebach (Gailitz) disperdendole.
Nel settore di Javorceck (Cola di Plezzo) de di San Martino del Carso respingemmo piccoli attacchi dell'avversario.
Sel Basso Isonzo le artiglierie nemiche tirarono su Gradisca, Segrado e Monfalcone. Di rimando le nostre bombardano Devetaki e Oppachiasella.
Nella giornata dell'11 un nostro velivolo lanciò bombe su baraccamenti nemici tra Tione e Breguzzo, in Giudicaria, ritornando incolumi nelle linee.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori