Scandalo elvetico
La Svizzera, un’oasi di pace. Forse. Il paese è scosso dallo scandalo spionaggio di Berna. Qualche indiscrezione in più è uscita: i responsabili, le talpe, sarebbero al vertice delle gerarchie militari elvetiche, ma soprattutto si vocifera siano di origini tedesche.
In un paese dove convivono cantoni culturalmente legati a Francia, Italia e Germania, il dettaglio dell’appartenenza fa tutta la differenza del mondo. I giornali francofoni e filo-italiani non la prendono bene: i due ufficiali avrebbero minato la credibilità della neutralità svizzera.
Sul fronte occidentale continua l’accorato dialogo delle artiglierie; Westende patisce il secondo giorno consecutivo di bombardamenti, gentile omaggio della flotta britannica.
Il 16 gennaio prosegue l’offensiva generale russa nelle regioni caucasiche. Pietrogrado deve però ritirarsi da Kangavar, in Persia. Qualcosa dev’essere andato storto, magari i calcoli a tavolino: la città era stata occupata appena ventiquattro ore prima.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Sbarcano a Brindisi circa quaranta membri del Governo e del Parlamento serbo, insieme ai rappresentanti delle Potenze Alleate presso la Serbia.
- Il Generale Sarrail assume il Comando di tutte le forze Alleate in Oriente.
- Il Generale Mahon viene posto alle dipendenze di Sir A. Murray.
Fronte occidentale
- Lille viene bombardata.
- Westende ancora bombardata da ricognitori inglesi.
Fronte meridionale
- Montenegro quasi completamente invaso dagli austro-ungarici.
Fronte asiatico ed egiziano
- Comincia l'offensiva generale russa in Transcaucasia.
- I russi costretti a evacuare Kangavar.
Parole d'epoca
Il Diario della guerra 1915-18
Don Andrea Balestrazzi
Chi mi libererà da me stesso? Chi mi renderà ciò che ho perduto?
DAL FRONTE
Bollettino
Nella zona tra Sarca ed Adige il giorno 14, dopo vivace azione delle artiglierie, un nucleo nemico tentò di avvicinarsi alle nostre posizioni allo sbocco di Valle Cresta, ma fu subito respinto. Un nostro riparto occupò l' isolotto di Lago di Loppio. Tiri aggiustati delle nostre artiglierie provocarono nello stesso giorno lo scoppio di un deposito di munizioni dell' avversario nella zona di Ombretta (Alto Avisio) e dispersero una colonna nemica che risaliva la strada del Raibl (a valle di Seebach).
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia, all' intenso cannoneggiamento della giornata del 14 seguì nella notte un attacco nemico con forze ingenti contro le nostre posizioni nel settore fra il torrente Pennica ed Oslavia. Respinto una prima volta, l' avversario rinnovò con maggiori forze l' attacco riuscendo a penetrare in alcune nostre trincee nel tratto fra la quota 188 ed Oslavia. Nella mattinata però le nostre truppe con un violento contrattacco ricacciarono il nemico oltre Oslavia e rioccuparono saldamente le trincee ad est del villaggio. Furono prese all' avversario armi e munizioni e fatti alcuni prigionieri.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Feltre e Cervignano. Nessuna vittima e lievi danni.
Firmato: CADORNA