17 Gennaio, 1916

La resa del Montenegro

Il Montenegro ha accettato il disarmo incondizionato imposto dall’Impero asburgico, deporre le armi è la precondizione per avviare le trattative di pace: Tisza ne annuncia la capitolazione alla Camera magiara. Il piccolo Regno, ormai quasi del tutto invaso, è crollato sotto l’offensiva austro-ungarica.

I grandi protagonisti del 17 gennaio sono i russi. L’offensiva in Galizia si è spenta, ammutolita come una batteria scarica. E pensare che a Parigi era definita: «L’irresistibile avanzata».
Pietrogrado deve accontentarsi dei successi nel Caucaso: l’esercito ottomano abbandona le prime linee e si ritira verso ErzurumKöprüköy torna in mani zariste, discreto il bottino di guerra.
A dar spettacolo ci pensa “l’ultim’ora” in arrivo dal Mar Nero: «Una flottiglia russa affonda 163 imbarcazioni turche». La notizia è sensazionale e viene confermata da più fonti, ma sospetto abbiano conteggiato persino i pedalò. Una cosa è certa molti sono piccoli pescherecci a vela, non proprio obiettivi sensibili.


Dalla Svizzera giungono nuove rivelazioni sullo “scandalo dei colonnelli”. Le informazioni confidenziali date ai tedeschi riguarderebbero gli spostamenti delle truppe francesi, ma soprattutto saltano fuori i nomi: Friedrich Moritz von Wattenwyl e Karl Egli vengono sospesi dal servizio e arrestati in attesa dell’inchiesta.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Tisza, Presidente del Consiglio ungherese annuncia al Parlamento che il Re e il Governo del Montenegro hanno chiesto di trattare per la pace e che il Governo austro-ungarico ha imposto il disarmo generale e il concentramento di tutti gli uomini validi.
  • Il Re di Serbia arriva a Edipsos.
  • Il Re d'Italia riceve a Brindisi il Presidente del Consiglio serbo, Pašić, e gli altri membri del Governo.

Fronte italiano

  • Aeroplani austro-ungarici bombardano Ancona; qualche vittima.

Fronte orientale

  • Si spegne l'offensiva russa.

Fronte meridionale

  • Il Montenegro capitola sotto l’offensiva austro-ungarica.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi si ritirano verso Erzerum.

  • Nel Caucaso le truppe turche abbandonano le loro posizioni avanzate, lasciando in mano ai russi numerosi prigionieri e artiglieria.
  • Köprüköy (Caucaso) catturata nuovamente dalle truppe russe.
  • Mesopotamia: il maltempo ostacola le truppe britanniche in soccorso di Kut al-Amara.

Operazioni navali

  • Una flottiglia russa affonda 163 imbarcazioni ottomane nel Mar Nero.

Parole d'epoca

Bersagliere Francesco Ferruccio Zattini

Ricognizione

Monte Rombon, Slovenia lunedì 17 Gennaio 1916

Erano appena le 7 ieri sera quando il sig. Capitano, men che le vedette ci fece tutti adunare nella 2 linea di trincea e così ci parlò:
Ragazzi miei, ho ricevuto ordine dal Sig. Colonnello di fare una ricognizione per valutare i trinceramenti del nemico. Ho bisogno di voi, del vostro coraggio! Raccomando di essere calmi,  silenziosi ed eseguire minutamente i miei ordini. Di gran parte di voi io conosco il coraggio e credo che i nuovi  complementi adempiendo il loro dovere facciano onore alla Compagnia cui appartengono. Tornate ciascuno al vostro posto e tenetevi pronti.
Come è commovente sentire parlare un superiore, di notte, al pallido riflesso di una lanterna.... in trincea ove non si ha altra visione che le armi, altra sete che il sangue.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Bollettino

Lungo la frontiera trentina azione meno intensa delle artiglierie. Nostri tiri aggiustati contro il forte Raibl (Valle Seebach) determinarono la rovina di parte del fronte di Gola e la fuga di drappelli nemici.
Sulle alture attorno ad Oslavia continua con successo la vigorosa nostra controffensiva diretta a riconquistare gli ultimi piccoli tratti di trincee, a nord del villaggio, tuttora tenuti dall' avversario. I prigionieri da noi fatti confermano le ingenti forze impegnate dal nemico nell' azione e le gravi perdite da esso subite.
Sul Carso situazione immutata.
Velivoli nemici lanciarono ieri bombe su qualche abitato nella pianura del Basso Isonzo. Lievi danni.

Firmato: CADORNA

 

 

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori