30 Settembre, 1916

Joffre e Haig soddisfatti

Sul fronte occidentale è tornato il brutto tempo. Gli Alleati ne approfittano per rallentare e prepararsi al prossimo “balzo in avanti”. Il 30 settembre è caratterizzato da azioni marginali: i britannici occupano quasi tutto il saliente a nord di Thiepval e si spingono sempre più verso Eaucourt l'Abbaye; cannoneggiamento abbastanza vivo ovunque.
I Generali Joffre e Haig sono soddisfatti di quanto ottenuto fin qui e si scambiano complimenti.

In Galizia i russi attaccano le forze austro-tedesche su un fronte di circa settanta chilometri, tra BrodyBrzeżany, lungo lo Zolota Lypa. Molto meno veementi le insignificanti scaramucce nella regione di Riga e Pinsk; nulla di cui preoccuparsi davvero.
In Transilvania i rumeni, sconfitti nella battaglia di Sibiu, sono obbligati a ritirarsi sul passo di Turnu Roșu, incalzati dall’esercito di Falkenhayn.
Piuttosto stazionario il fronte macedone, con i britannici attivi sullo Struma e i serbi impegnati nel completare la conquista del Kajmakčalan.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Thiepval Ridge quasi completamente occupata (tranne una parte di Schwaben Redoubt).
  • Avanzata Alleata a sud di Eaucourt l’Abbaye.

Fronte orientale

  • I russi avanzano nella regione di Brody.
  • Comincia una grande battaglia in Galizia (vicino lo Zolota LypaBrzeżany).

Fronte meridionale

  • Verso Florina i serbi completano la cattura del monte Kajmakčalan (40 chilometri a est, sud-est di Monastir).
  • I britannici attraversano il fiume Struma a Orliak e conquistano la riva sinistra del villaggio.
  • La prima armata rumena si ritira oltre il Monte Fogaras.
  • I rumeni, battuti nella grande battaglia di Sibiu (Hermannstadt), si ritirano per il passo di Turnu Roșu.
  • Falkenhayn attacca il passo Turnu Roșu (Transilvania).

Parole d'epoca

Le scarpe al sole

di Paolo Monelli, alpino

Le tavole mancano, si decide di tirar su i muri. Ma anche qui, la calce non ce la danno: e bisogna ricorrere al medico che la prende al magazzino della sanità con la scusa che gli serve per la disinfezione latrine. E i baracchini sorgono. Ma il superiore che viene accigliato in linea e vuole le rastrelliere — persino! — per i fucili i e i cartelli con l'indicazione: Latrina, e il filo d'Arianna per andarci di notte, il superiore che dà pipe a destra ed a sinistra, non sospetta nemmeno per un attimo con che cosa si combatte qui per farci la casa, mentre c'è già mezzo metro di neve e il gelo fluisce la notte sotto gli abeti stecchiti: con quali accorgimenti questi combattenti fanno i muratori, gli scalpellini i falegnami, con quaili sotterfugi se la cavano, persino con una ricognizione in fondo al vallone, a due passi dagli austriaci, per portar via le lamiere alle vecchie baracche abbandonate, che se ai sommi comandi lo sapevano gli veniva un accidente.

 

DAL FRONTE

Lungo tutta la fronte azioni prevalentemente delle artiglierie, ostacolate dalle persistenti intemperie. Le nostre continuarono i tiri di interdizione sul Monte Cimone, e colpirono colonne di carreggio sulla strada di Alemagna. Quelle nemiche furono particolarmente attive nella zona di Gorizia e sul Carso.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori