Nuova conferenza interalleata a Parigi
Strategie politico-militari comuni per l’anno venturo, Grecia, Polonia e soprattutto problemi e sinergie economiche. Questi i principali argomenti della nuova conferenza interalleata di Parigi. Dico “soprattutto problemi e sinergie economiche” perché la crisi ha toccato persino Londra. Il costo della vita e in particolare di alcuni generi alimentari è aumentato troppo, il Governo britannico è costretto a nominare un Food Controller, un ufficio dedicato alla disciplina dei prezzi di vendita e distribuzione.
Il 15 novembre i giornali inglesi parlano della battaglia dell’Ancre con vivi accenti di trionfo. Sì, ma questa «irresistibile avanzata» ha appena raggiunto gli obiettivi prefissati per il primo luglio; un ritardo di quattro mesi e mezzo. Tra l’altro, più a sud i tedeschi lanciano un contrattacco e riguadagnano terreno verso Saint-Pierre-Vaast e Pressoir.
Berlino tenta anche il cambio marcia in Romania, favoriti dal concentramento di nuove artiglierie pesanti: le armate di Bucarest si ritirano, Târgu Jiu passa in mani austro-tedesche.
In Macedonia comanda sempre la stessa inerzia: gli Alleati sono in costante marcia su Monastir, ora distante appena sei o sette chilometri dalle avanguardie serbo-francesi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Conferenza interalleata a Parigi
- Gran Bretagna: nomina di un Food Controller; si ipotizza di calmierare il prezzo del pane.
Fronte occidentale
- Sud della Somme: i tedeschi avanzano a ovest della foresta di Saint-Pierre-Vaast e nella parte orientale di Pressoir; fallisce l'attacco ad Ablaincourt.
- Idrovolanti inglesi bombardano Zeebrugge e Ostenda.
Fronte italiano
- Violenti attacchi austro-ungarici sul San Marco. Gli italiani perdono le posizioni dette "Casa Diruta" e "Casa due pini".
Fronte meridionale
- Continua la ritirata rumena: i tedeschi portano pesanti cannoni attraverso Törzburg pass e catturano Târgu Jiu (valle del Jiu).
- Avanzata su Monastir: i franco-serbi catturano il monastero di Jaratok; francesi e russi sono al fiume Viro (circa 6 km. a sud di Monastir).
Fronte asiatico ed egiziano
- Scavato un tunnel attraverso i Monti del Tauro fino alla ferrovia di Baghdad.
- Comincia l’avanzata britannica nel Sinai.
Parole d'epoca
Diario di guerra
di Pasquale Fantacci di Cinigiano, Bersagliere, 2° Battaglione Ciclisti
Trascorsi la licenza con la famiglia raccontando quanto avevo combattuto, sofferto, rischiato; malauguratamente al termine della licenza mi ammalai, fu una passeggera influenza, però la temperatura mi persisteva; chiamai il medico condotto in presenza del Comandante la stazione dei Carabinieri Regi locale, maresciallo Bellagamba, il quale si assumeva la responsabilità nei miei riguardi. Scaduta intanto la licenza, io stesso chiesi di essere ricoverato in un ospedale militare, e difatti mi recai a Siena, ricoverato nel convitto Tolomei, adibito ad ospedale militare, fui curato dal capitano medico Scarpini (oggi professore) e vi rimasi sino al 12 gennaio 1917
DAL FRONTE
Sulla fronte Tridentina attività delle artiglierie e persistenza di movimenti nemici nella zona fra Valle d' Adige e la testata di Valle d'Assa. Sulla fronte Giulia azioni sparse di artiglieria nell' Alto e Medio Isonzo. Sull' altura di San Marco, ad oriente di Gorizia, all'alba da 14 il nemico, con forze accertate di tre battaglioni, sostenuti da intenso fuoco di artiglieria, attaccò un saliente della nostra linea in corrispondenza della posizione detta «Casa dei due Pini». Cinque successivi violenti assalti vennero dalle nostre truppe ributtati con gravi perdite per l' avversario. Indi il nemico bombardò con numerose artiglierie di ogni calibro la posizione di cui i nostri sgombrarono nel pomeriggio qualche trinceramento avanzato più esposto. Sul Carso con piccoli sbalzi rettificammo ancora taluni tratti della nostra fronte e prendemmo alcuni prigionieri. Nella notte sul 14 idrovolanti nemici lanciarono bombe nella zona di Aquileja, uccidendo due militari e ferendo quattro donne e bambini. Di rimando una nostra squadriglia, levatasi rapidamente a volo, eseguì una incursione sulle stazioni degli idrovolanti nemici in Prosecco e sul molo di Trieste, bombardandolo con risultati visibilmente efficaci. Velivoli nemici lanciarono qualche bomba in Gorizia e su talune località del Basso Isonzo senza fare nè vittime nè danni.
Firmato: CADORNA