29 Dicembre, 1916

Carte in mano

Madrid è sempre rimasta la più defilata, ma non ha comunque intenzione di esser presa per il naso. Le navi affondate e le minacce berlinesi di inasprire la guerra sottomarina preoccupano, la reazione è più energica di quanto ci si aspetti: «Il Governo spagnolo non ammette l’interpretazione tedesca del diritto internazionale». Dritta al punto, nessun giro di parole. Berlino per ora incassa e attende gli eventi.
Il New York Times commenta con la lucidità di chi vive la guerra a un oceano di distanza: «La Germania sta giocando una partita titanica. La posta è altissima e le singole mosse non sempre rivelano le reali intenzioni del giocatore». Questa analisi trova d’accordo Marcello Prati«La nota wilsoniana offriva ai tedeschi l’opportunità di calare qualche carta in tavola, ma la Germania non ha voluto cogliere l’occasione. Poteva essere un rischio scoprire le carte mentre gli avversari le tenevano in mano». Il due di picche tedesco alla nota americana può però semplificare il lavoro dell’Intesa. Eluse le richieste statunitensi, la diplomazia berlinese ha messo sull’attenti le opposizioni Alleate, smussando angoli e incomprensioni.

Un esempio su tutti: il Congresso Nazionale dei socialisti francesi. «La Germania, invece delle condizioni di pace, ha offerto solo una trappola. Al Governo sono richieste le azioni più vigorose. Tutte le forze nazionali dovrebbero essere utilizzate per avvicinare la conclusione del conflitto».

Presa tra guerra e pace la Russia perde uno dei suoi attori principali. Il 29 dicembre una congiura di palazzo decreta l’assassinio di Rasputin, reazionaria eminenza grigia per antonomasia. La morte della più influente mano occulta della politica russa metterà in ombra qualsiasi altro evento per giorni. Rasputin, ecclesiastico mistico e taumaturgo, era così ben voluto dal popolo che a rivoluzione compiuta il suo corpo verrà dissepolto e bruciato dalla folla.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Pietrogrado: assassinio di Rasputin, eminenza grigia russa.
  • Il Governo spagnolo protesta contro la distruzione sistematica delle prede marittime, compiuta dai sottomarini tedeschi in violazione di tutte le norme del diritto internazionale.
  • Pubblicazione del rapporto di Sir Douglas Haig sulla Battaglia della Somme.
  • Dopo tre giorni di conferenza, i rappresentanti anglo-francesi arrivano a un completo accordo.
  • Riunione del Congresso nazionale socialista a Parigi.

Fronte meridionale

  • Continuano i duri scontri sul fronte moldavo; gli austro-tedeschi fanno progressi nella valle dell’Oituz.
  • I bulgaro-austro-tedeschi continuano l’avanzata a nord e a est di Râmnicu Sărat.

Parole d'epoca

Diario di Guerra 1915 - 1918

di Don Andrea Balestrazzi

Una lettera dai miei genitori: essi m’aspettano a casa! Quando potrò riabbracciarvi, mia buona mamma?

E così finisci anche tu, mio povero libretto; finisci tristemente come l’anno che hai chiosato quotidianamente. Tu, mio fedele compagno, sai le mie colpe, ma ancora la mia tristezza, tu sii testimonio, di quanto io fossi dolente nel dover sempre confessare: video meliora … sed deteriora sequor!

  

 

DAL FRONTE

Sulla fronte Tridentina azioni prevalentemente di artiglierie e piccoli scontri a noi favorevoli nelle vicinanze di Sano (Valle d' Adige). Nella zona di Gorizia qualche granata sulla città e sui sobborghi senza danni rilevanti. Sul Carso continuò ieri l' attività delle artiglierie: le nostre colpirono colonne nemiche in movimento sulla strada Brestoviza-Selo. Un piccolo attacco tentato dall' avversario contro la dolina da noi recentemente occupata nella zona a sud di Monte Faiti fu dai nostri subito respinto. Velivoli nemici lanciarono qualche bomba su Ala (Valle Lagarina) e Tezze (Valle Sugana) senza far vittime nè danni: furono ovunque ricacciati.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori