Lo Zar Nicola II abdica
Il treno imperiale è fermo al quartier generale di Pskov, città storica soprattutto agli albori della Russia. Lo Zar Nicola II è nervoso, ha fretta. Gli sta franando il regno sotto ai piedi, vuole rientrare nella sua Pietrogrado, ma quel treno non riparte. Gli scioperi hanno paralizzato le ferrovie.
La situazione per il vecchio regime è insostenibile: sospendere il Parlamento non è servito; reprimere con la forza gli insorti neanche, i lealisti sono stati sopraffatti ovunque. Così non si può andare avanti, è evidente. Lo Zar riceve uno dei telegrammi più angoscianti della sua vita: i suoi Generali, compreso il Capo di Stato maggiore Alekseyev e il Granduca Nicola, gli chiedono di abdicare. «Per salvare la monarchia e permettere alla Russia di continuare a combattere».
Nicola II non ha altre opzioni, quella è l’unica decisione con una minima possibilità di arginare il caos. E allora il 15 marzo lo Zar abdica. Vorrebbe cedere la corona al figlio, ma Aleksej non ha ancora 13 anni, meglio evitare. La seconda scelta è il fratello Michail Aleksandrovič, sarà lui il nuovo Zar. E invece no. “Io passo”. Michail rinuncerà al trono il giorno dopo, dribblando la patata bollente anche su pressione dei repubblicani.
È la fine della dinastia Romanov, la monarchia non si è salvata. La Russia sarà una repubblica a suffragio universale e inizia a preparare la sua assemblea costituente. Il nuovo Presidente del Consiglio è L'vov; Miljukov agli esteri; il Generale Guchkov Ministro della guerra. Ma soprattutto c’è Aleksandr Fëdorovič Kerenskij alla giustizia, un socialista, necessario a mantenere buoni rapporti con i Soviet e l’estrema sinistra rivoluzionaria.
Nicola II, appena abdicato, annoterà sul suo diario: «Una penosa sensazione, mi sento un sopravvissuto. Attorno a me tradimento, viltà e inganno».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Mosca cade nelle mani dei rivoluzionari. Lo Zar Nicola II abdica in favore di suo fratello Granduca Michail Aleksandrovič, che rifiuterà il trono.
- Si prepara l'organizzazione di un'assemblea costituente russa basata sul suffragio universale.
- Il Principe Georgij Evgen’evič L’vov nominato Premier russo; Miljukov nominato Ministro degli esteri; il Generale Guchkov Ministro della guerra.
- Aumenta il sesto prestito di guerra tedesco.
- I ferrovieri degli Stati Uniti minacciano lo sciopero.
Fronte occidentale
- I britannici fanno progressi di 4 km. sul fronte tra la foresta di Saint-Pierre-Vaast e Sailly-Saillisel (nord della Somme).
- I francesi fanno progressi tra l’Avre e l’Oise.
- I tedeschi attaccano a est di Achiet-le-Petit.
Fronte meridionale
- Macedonia: con un attacco sulla quota 1.050 le truppe italiane compiono notevoli progressi.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici prendono Mushaidiya; i turchi si dirigono verso Samarra (Tigri).
- Completata la concentrazione turca nell’Asia minore.
Parole d'epoca
Zar Nicola II
Decreto di abdicazione
In the days of the great struggle against the foreign enemies, who for nearly three years have tried to enslave our fatherland, the Lord God has been pleased to send down on Russia a new heavy trial.
Internal popular disturbances threaten to have a disastrous effect on the future conduct of this persistent war. The destiny of Russia, the honour of our heroic army, the welfare of the people and the whole future of our dear fatherland demand that the war should be brought to a victorious conclusion whatever the cost.
The cruel enemy is making his last efforts, and already the hour approaches when our glorious army together with our gallant allies will crush him. In these decisive days in the life of Russia, We thought it Our duty of conscience to facilitate for Our people the closest union possible and a consolidation of all national forces for the speedy attainment of victory.
In agreement with the Imperial Duma We have thought it well to renounce the Throne of the Russian Empire and to lay down the supreme power. As We do not wish to part from Our beloved son, We transmit the succession to Our brother, the Grand Duke Michael Alexandrovich, and give Him Our blessing to mount the Throne of the Russian Empire.
We direct Our brother to conduct the affairs of state in full and inviolable union with the representatives of the people in the legislative bodies on those principles which will be established by them, and on which He will take an inviolable oath.
In the name of Our dearly beloved homeland, We call on Our faithful sons of the fatherland to fulfil their sacred duty to the fatherland, to obey the Tsar in the heavy moment of national trials, and to help Him, together with the representatives of the people, to guide the Russian Empire on the road to victory, welfare, and glory.
May the Lord God help Russia!
(SIGNED)
NICHOLAS II
(COUNTER-SIGNED)
FREDERICKS, MINISTER OF THE IMPERIAL COURT
DAL FRONTE
Alla testata del Cismon (Brenta) la notte sul 14 un tentativo nemico d' irruzione contro le nostre linee sulla seconda cima del Collibron fu prontamente respinto.
Nella giornata del 14 lungo tutta la fronte attività di artiglierie e di piccoli nuclei di fanteria, più intensa sul Carso, ove le nostre pattuglie si spinsero fino alle linee nemiche, asportando materiali.
Firmato: CADORNA