Il Governo russo perde pezzi
Per il caos citofonare “Russia”. E Puntuale e inevitabile la crisi si presenta alla porta. «Purtroppo la gioia nata dalla rivoluzione ha ceduto il posto all’inquietudine. […] La distruzione delle vecchie organizzazioni politico-sociali è più rapida della creazione dei nuovi modelli di vita pubblica. […] Il dualismo di poteri, la poliarchia e quindi l’anarchia rendono difficile l’esistenza normale del Paese. […] Sperammo di vedere la nostra potenza militare rinnovata e rigenerata da questo processo salutare, ma ciò non è avvenuto. La nostra forza si indebolisce e si disgrega, colpita dallo stesso male del Paese, l’anarchia. Questo male non è incurabile, ma la patria è sull’orlo dell’abisso». Parole di Guchkov. Il Ministro della guerra e della marina si dimette il 13 maggio, convinto di non poter cambiare le attuali condizioni. Lascia anche il Generale Kornilov, Comandante di Pietrogrado, incompatibile con le ingerenze pretese dal Soviet. Per gli osservatori lo sviluppo della rivoluzione russa è un enigma, come tutte le improvvisazioni di una folla instabile.
Nebuloso anche il destino delle operazioni militari: in Mesopotamia l’esercito russo riattraversa il fiume Diyala e si ritira verso Kifri. La manovra complica la vita al contingente britannico e toglie pressione ai turchi.
Movimentato, ma statico, il fronte occidentale: gli inglesi occupano Rœux e continuano a martellare i tedeschi a Bullecourt, l’offensiva però ristagna. «È chiaro che la battaglia di Francia sia entrata in una fase d’equilibrio. Ciò non esclude oscillazioni, magari profonde, ma determina l’impossibilità di svolgere azioni decisive».
Non si sbottona il Comando italiano, a ventiquattro ore dal riprendere l’iniziativa sul Carso. Il bollettino ufficiale non concede dettagli: «L’attività delle artiglierie fu più intensa nel tratto da Tolmino al mare».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Generale Kornilov, Comandante di Pietrogrado, e Guchkov, Ministro della guerra e della marina, si dimettono.
- Il Maresciallo Joffre passa in rassegna le truppe della guarnigione a Montreal; grande entusiasmo.
Fronte occidentale
- I britannici si stabiliscono a Rœux e fanno progressi sulla “Greenland Hill”.
- I francesi respingono pesanti attacchi tedeschi a nord di Reims e nella Maisons de Champagne.
Fronte asiatico ed egiziano
- Mesopotamia: il distaccamento russo si ritira verso Kifri attraverso il fiume Diyala.
Operazioni navali
- L’S.S. spagnola “Carmen” affondata da un sottomarino tedesco in una zona protetta.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 716 - 13 MAGGIO 1917 - ORE 18:00
L' attività delle artiglierie, mantenutasi ieri normale nelle regioni Tridentina e Carnica, fu notevolmente più intensa lungo la fronte Giuliana tratto da Tolmino al mare. Nostri tiri aggiustati provocarono scoppi e incendi nelle linee dell'avversario; le artiglierie nemiche causarono qualche danno agli edifici in Gorizia.
In piccoli scontri sulle alture ad oriente del torrente Vertoibizza prendemmo una dozzina di prigionieri, fra i quali un ufficiale.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Isola Morosini e altre località del Basso Isonzo uccidendo un borghese.
Nostri idrovolanti rinnovarono il bombardamento del campo d' aviazione di Prosecco, a nord di Trieste. In un combattimento aereo sul cielo di Gorizia fu abbattuto un velivolo nemico.
Generale CADORNA