21 Novembre, 1917

Che fare con i russi?

Pietrogrado ordina al suo Comandante in capo, Generale Duchonin, di trattare un armistizio con gli austro-tedeschi. Gli Alleati protestano, pregano Duchonin di far circolare una nota e sottolineano come un armistizio sarebbe una palese violazione del Patto di Londra. Argomentazione pericolosa: da mesi i russi chiedono di rivedere quei trattati, ma soprattutto alle grandi masse rivoluzionarie vengono le bolle al solo sentirli nominare. L’Intesa dimostra, ancora una volta, tutte le sue difficoltà nel comprendere e interagire con qualcosa del tutto estraneo ai suoi schemi. Duchonin accetta accetta la richiesta Alleata e di rifiuta di negoziare la tregua; i bolscevichi lo destituiscono, sostituendolo con Krylenko, favorevole all’armistizio, leninista convinto, militare molto meno. Duchonin non si arrende, è deciso a ignorare l’avvicendamento.
E intanto partono i lavori per l’Assemblea Costituente.


L’evoluzione russa preoccupa. Il 21 novembre Sonnino riceve un telegramma dal nostro incaricato d’affari a Pietrogrado. Catalani trasmette un’informazione interessante, giuntagli dall’Ambasciatore britannico: tra i rivoluzionari c’è chi sarebbe pronto a radunare un piccolo esercito per esautorare i massimalisti e portare avanti la resistenza. Hanno però bisogno di qualcosa di concreto per convincere soldati e contadini: l’assicurazione degli Alleati di aprire negoziati di pace. Catalani riporta il parere dell’Ambasciatore britannico: l’unica speranza di non perdere la Russia è accontentarli, mettere in piedi una farsa, dichiararsi pronti a trattare e sedersi al tavolo, pur conoscendone in partenza il destino fallimentare, perché una pace, adesso, non è plausibile, neanche volendo. Sonnino non è d’accordo e come lui i suoi omologhi.
Intanto la Repubblica popolare ucraina si è dichiarata autonoma all’interno della Repubblica russa.

Notizia flash da Londra: il Parlamento ha approvato la revoca di alcuni diritti civili, come quello elettorale, agli obiettori di coscienza. I britannici sono però concentrati sulla battaglia di Cambrai. Il secondo giorno non ripete i risultati del primo. Vengono occupati altri villaggi, ci si avvicina a Cambrai, ma i tedeschi non si lasciano fregare due volte di fila, sono arrivati i rinforzi e l’offensiva rallenta.
Berlino lancia anche un progetto ambizioso: da Jambol prende quota uno zeppelin modificato, è il più grande mai costruito e sogna di portare soccorsi alla resistenza africana di Paul von Lettow-Vorbeck. Trasporta rifornimenti e il suo piano di volo prevede circa 6.000 chilometri. La complessità dell’impresa è il motivo per cui non sia stata lanciata prima.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • I bolscevichi destituiscono il Generale Duchonin (Comandante in capo) per essersi rifiutato di negoziare un armistizio col nemico; Krylenko viene nominato Comandante in capo.
  • Cominciano in Russia i lavori per la Costituente.
  • Proclamata la Repubblica ucraina e dichiarata membro della Repubblica federale russa.
  • Londra: alla Camera dei Comuni viene approvata la legge che priva dei diritti civili gli obiettori di coscienza.
  • A Parigi si istituisce un Comitato di guerra, presieduto dal Presidente della Repubblica e composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri degli esteri, della marina, dell'armamento e del blocco.

Fronte occidentale

  • Continua l’offensiva Alleata; villaggi presi; le truppe britanniche sono a Fontaine-Notre-Dame, a 4 km. da Cambrai; catturati altri prigionieri e cannoni.
  • I francesi si portano sull’altura di Craonne, a sud di Juvincourt.

 Fronte italiano

  • Forti attacchi austro-tedeschi sulle montagne fra il Brenta e il Piave; gli italiani li respingono ovunque tranne che sul Monte Fontana Secca.

Fronte meridionale

  • Lo zeppelin tedesco “L.-59” (LZ-104) lascia Jambol (Bulgaria) per l’Africa orientale.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le truppe del Generale Allenby tempestano l’altura Nabi Samuil, 8 km. a nord di Gerusalemme; i turchi contrattaccano inutilmente.

Fronte d’oltremare

  • Africa orientale: le colonne britanniche a Simba e Newala catturano altri prigionieri.

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 948 - 21 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri intensa attività di artiglieria su tutta la fronte.
Nella zona litoranea prestarono valido concorso i pezzi della Regia Marina ed i monitori inglesi.
Nel pomeriggio l' avversario attaccò violentemente per 3 volte il Monte Pertica (nord-ovest di M. Grappa). Venne sempre respinto con gravi perdite.
Sul Monte Tomba e Monte Monfenera le azioni di fanteria non furono riprese. I nostri aerei eseguirono efficaci azioni di bombardamento e sostennero parecchi duelli con apparecchi nemici. Due velivoli avversari risultano abbattuti.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori