Praga e Zagabria agitano Vienna
Non è la Primavera di Praga, mancano cinquant’anni più o meno precisi, ma la futura capitale ceca si agita anche il 13 aprile del 1918. Sono in molti a scendere in piazza, protestano contro «l’ingiurioso discorso di Czernin». Non corre buon sangue tra Vienna e i cecoslovacchi.
Per la verità Vienna ha problemi con gran parte delle minoranze. A Zagabria un’assemblea “jugoslava”, parola odiata in Austria-Ungheria, insiste sulle aspettative e le speranze comuni di quel “popolo”, o meglio di quelle popolazioni, perché raramente andranno abbastanza d’accordo da definirsi un unico popolo.
No, non c’è tregua per l’Impero asburgico. Se non è la guerra è la politica, internazionale o interna fate voi. Senza dimenticare la fame, perché il borgomastro di Vienna non perde occasione per sottolineare le difficoltà.
Un minimo più tranquilla la Germania. Anzi, a Berlino le novità sono buone: i vari Consigli nazionali dei Paesi baltici strizzano ancora l’occhiolino all’Impero e, in Finlandia, Helsinki è ormai “bolscevichi free”, conquistata dalle truppe tedesche e dalla Guardia Bianca del Generale Mannerheim.
A Far ben sperare il Kaiser c’è anche il fronte occidentale. L’offensiva prosegue nonostante abbia rallentato, come è normale. Mischie orrende si registrano nei dintorni di Nieuwkerke, Wulverghem, Méteren e Festubert; Bailleul è marcata stretta e le miniere di Bruay, tra le più ricche rimaste alla Francia, distano circa una quindicina di chilometri dalla linea del fuoco. Nei più “autorevoli” circoli parigini inizia a sorgere un dubbio: e se “Georgette” non fosse un diversivo? Meglio tardi che mai.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Praga: grande comizio di protesta contro il discorso di Czernin, ingiurioso per la nazionalità slava.
- Zagabria: voto di solidarietà dell’Assemblea nazionale di jugoslavi, croati e sloveni.
- Al Consiglio comunale di Vienna si discute un'interpellanza sulle dimostrazioni per la penuria di carne e per la vendita di carne guasta. Il Borgomastro rivela che a Vienna vi è attualmente un deficit nell'alimentazione del 75% rispetto al periodo anteriore alla guerra.
- I Consigli nazionali di Livonia, Estonia, Riga e dell’isola di Ösel (Saaremaa) chiedono il protettorato tedesco e l'unione personale al Regno di Prussia.
- Il Governo finlandese annuncia che tutte le truppe tedesche sbarcate in Finlandia sono state distaccate come richiesto.
- Il Consiglio transcaucasico interrompe i negoziati di pace con i turchi.
- Il tribunale di Alessandria condanna a tre mesi di reclusione il deputato socialista De Giovanni per propaganda disfattista.
- Pubblicato il rapporto della Convention irlandese.
- Pubblicata la Gazzetta di Sir A. A. Barrett sulle operazioni nel Mahsud del 1917.
Fronte occidentale
- Comincia la battaglia di Bailleul (Lys).
- I britannici occupano nuovamente Nieuwkerke e respingono ulteriori attacchi.
- Continuano i combattimenti attorno Wulverghem, Bailleul e Méteren e Festubert.
- Il fronte sul fiume Lys rimane calmo.
- Sul fiume Meuse gli americani, a nord-ovest di Toul, vengono attaccati due volte.
- Un cannone a lungo raggio bombarda Parigi nella notte.
- Bruciano le fabbriche degli Zeppelin vicino Friedrichshafen.
Fronte orientale
- Helsinki (Finlandia) catturata dalle truppe tedesche e dalle Guardie bianche di Mannerheim.
Fronte asiatico ed egiziano
- A Baku, in Azerbaijan, bolscevichi e menscevichi istituiscono la Comune di Baku.
- I turchi occupano Batumi.
Fronte d’oltremare
- Sud Africa: discorso sedizioso di J. B. M. Hertzog che chiede la separazione.
DAL FRONTE ITALIANO
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 13 APRILE 1918
Lungo la fronte frequenti azioni di artiglieria, a tratti più intense e prolungate fra Garda e Brenta. Nostre pattuglie particolarmente attive nella regione del monte Grappa, presero materiali e prigionieri.
A nord di Cortellazzo arditi marinai, con felice colpo di mano, distrussero una piccola guardia nemica e riportarono una diecina di prigionieri.
Un velivolo nemico venne costretto ad atterrare da un aviatore britannico, preso Cima d’Olmo (Piave).
Firmato: DIAZ