26 Maggio, 1918

Armenia indipendente

La prima, neonata, entità statuale a sgretolarsi sotto la sua stessa fragilità è la Repubblica federale transcaucasica. Vita breve la sua, appena otto mesi per un’accozzaglia borderline, impossibile da amalgamare, nata più sulla carta geografica che sulla sua comunità. Il 26 maggio l’Armenia imita la Georgia e proclama un suo Governo nazionale, separato dalla Russia.

A percorrere l’ex Impero zarista non sono solo i fremiti politici e antirivoluzionari, c’è anche la legione cecoslovacca. Gli Alleati l’hanno più o meno invitata a sabotare il mondo bolscevico per ostacolare un’eventuale espansione tedesca e loro, incastrati nel caos russo, accolgono il suggerimento. Anche perché impadronirsi di centri e infrastrutture è il modo migliore di proseguire la marcia verso oriente per raggiungere l’occidente. Alcuni contingenti sono già “vicini” al traguardo; il grosso è sparpagliato all’altezza degli Urali; tutti si scontrano con le milizie bolsceviche, intenzionate a disarmarli.


Guerra vera sul fronte italiano. Il regio esercito mette a referto progressi sensibili tra il Tonale e l’Adamello: espugnati il Passo del Monticello, lo Zigolon e cima Presena; l’ordine è di andare avanti.
Fermo il fronte occidentale. A Parigi rimbomba la solita domanda: perché il Comando tedesco temporeggia ancora? I pareri convergono in una certezza: i tedeschi attaccheranno. «Non possono non attaccare. Perché la miseria dei loro popoli cresce e hanno fretta di finire prima di vederne spezzata la fibra, prima di trovare troppi americani nelle trincee».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L’Armenia forma un suo Governo nazionale.
  • Si scioglie il Governo federale Transcaucasico.
  • U.S.A: la Commissione per gli Affari militari autorizza il Presidente Wilson a chiamare alle armi, di anno in anno e per tutta la durata della guerra., quanti uomini potranno essere equipaggiati e addestrati.
  • A Ginevra è arrestata una nuova cellula di spie tedesche.

Fronte occidentale

  • Nessuna azione importante di fanteria; aumentano le attività di artiglieria a nord e sud dell’Avre.

Fronte italiano

  • Le truppe italiane fanno buoni progressi nei passi montani fra il Lago di Garda e la frontiera svizzera (settori di Monticello e Adamello).

Fronte d’oltremare

  • Africa orientale portoghese: tedeschi spinti a sud verso il fiume Lurio.

Operazioni navali

  • Il trasporto H.M. “Leasowe Castle” affondato da un sottomarino tedesco nel Mediterraneo: 101 perdite.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 26 MAGGIO 1918

I combattimenti d’artiglieria, normali su quasi tutta la fronte, assunsero particolare attività nella zona del Tonale e furono abbastanza vivaci sul Basso Piave.
Sulle pendici meridionali del Sasso Rosso (Val Brenta) attacchi di pattuglie nemiche, accompagnati da violenti tiri di mitragliatrici, di fucileria e di bombe a mano, furono respinti dal fuoco dei nostri avamposti e delle artiglierie.
Sulle Grave di Papadopoli avvennero scaramucce fra nuclei in esplorazione.
Velivoli nostri ed alleati, scesi a bassa quota, mitragliarono e bombardarono truppe, batterie ed accantonamenti avversari nella Conca di Asiago e lungo il Piave.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori