1 Giugno, 1918

Parigi: tra profughi ed esodo

Raggiunta la Marna in frenata, la Germania estende il campo di battaglia a nord-ovest di Soissons, tra la foresta di Carlepont e Fontenoy, sull’Aisne. E da lì in giù cambia anche la direttrice dell’offensiva, non più verso sud, ma sud-ovest, verso Parigi, ora distante poco più di 60 km. Nella capitale è tempo di déjà vu: mentre arrivano i profughi, in molti partono per lidi più sicuri e persino il Governo valuta l’ipotesi di cambiare aria.
Le operazioni tedesche coinvolgono la regione dell’Ourcq. Il primo giugno Berlino conquista Chouy e Neuilly-Saint-Front e prosegue mettendo pressione agli Alleai tra Villers-Cotterêts e il bosco di Belleau.
Per l’Intesa sono però affluite ed entrate in gioco le prime riserve: i francesi possono finalmente lanciare contrattacchi locali; Parigi gonfia i risultati. Massima incertezza sull’ala destra dei difensori, dove il Fort de la Pompelle cambia padrone più volte. Quella è una posizione succulenta, perché domina la linea ferroviaria Reims-Châlons en Champagne, di primaria importanza.


Con la situazione grave, ma comunque in miglioramento, gli organi di stampa non possono più evitare di porsi alcune domande: “Non è tempo di processi, ma come diavolo hanno fatto a prenderci di sorpresa, come abbiamo fatto a non accorgerci del trasferimento di così tanti uomini e mezzi?” Per la verità c’è anche chi fa “il fenomeno” con affermazioni tipo: “Era tutto logico, non ci voleva nulla a prevederlo”. Sarà, peccato però non averlo detto prima.
A Versailles si riunisce ancora il Consiglio supremo di guerra interalleato, le discussioni andranno avanti quasi una settimana, ma intanto si scarta un bel regalo da oltreoceano: Washington sta mantenendo le sue promesse, ha pronti circa 300.000 uomini da arruolare e spedire in Europa e ha stanziato altri dodici miliardi di dollari per l’esercito.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • A Versailles si riunisce il Consiglio supremo di guerra interalleato.
  • Washington: arruolati altri 280.000 uomini. La Camera ha approvato i 12 miliardi di crediti per l'esercito e autorizzato il Presidente a chiamare sotto le armi tutti gli uomini che possono essere addestrati ed equipaggiati.
  • G. Cooreman succede al barone de Brocqueville come Primo Ministro belga.

Fronte occidentale

  • I francesi perdono e riconquistano Fort de la Pompelle (che domina la ferrovia Reims-Châlons en Champagne, a sud-est di Reims).
  • I francesi si ritirano fra l’Oise e l’Aisne, verso la linea della foresta di CarlepontFontenoy (sud di Noyon-ovest di Soissons).
  • I tedeschi avanzano lungo il fiume Ourcq, prendendo Chouy e Neuilly-Saint-Front. Conteso il massiccio di Villers-Cotterêts.
  • Inizia la battaglia di Bosco Belleau: contrattacco delle truppe francesi, britanniche e statunitensi contro i tedeschi attestati sulla Marna.
  • Bombardamento e raid tedesco su Parigi.

 Fronte asiatico ed egiziano

  • Ripiegamento britannico nell’area di Kirkuk (est del Tigri, fra Mossul e Baghdad).

Fronte d’oltremare

  • Combattimenti vicino alle colline di Imagu (250 km a nord-est di Blantyre, Nyassaland).
  • I tedeschi si ritirano attraversando il fiume Lurio (da est verso la fine del lago Nyassa, oggi Lago Malawi).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 1 GIUGNO 2018

Tra Garda e Adige sull’Altipiano di Asiago ed a cavallo del Brenta i duelli d’artiglieria ebbero fasi di qualche intensità; un vasto incendio divampò nei depositi nemici di Mezza Selva (Rotzo) per effetto del tiro di batterie britanniche.
Pattuglie avversarie furono disperse col fuoco al Baito Monticello (Tonale) e a Monte Corno (Vallarsa).
Quattro velivoli nemici vennero abbattuti in combattimenti aerei.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori