Parigi: tra profughi ed esodo
Raggiunta la Marna in frenata, la Germania estende il campo di battaglia a nord-ovest di Soissons, tra la foresta di Carlepont e Fontenoy, sull’Aisne. E da lì in giù cambia anche la direttrice dell’offensiva, non più verso sud, ma sud-ovest, verso Parigi, ora distante poco più di 60 km. Nella capitale è tempo di déjà vu: mentre arrivano i profughi, in molti partono per lidi più sicuri e persino il Governo valuta l’ipotesi di cambiare aria.
Le operazioni tedesche coinvolgono la regione dell’Ourcq. Il primo giugno Berlino conquista Chouy e Neuilly-Saint-Front e prosegue mettendo pressione agli Alleai tra Villers-Cotterêts e il bosco di Belleau.
Per l’Intesa sono però affluite ed entrate in gioco le prime riserve: i francesi possono finalmente lanciare contrattacchi locali; Parigi gonfia i risultati. Massima incertezza sull’ala destra dei difensori, dove il Fort de la Pompelle cambia padrone più volte. Quella è una posizione succulenta, perché domina la linea ferroviaria Reims-Châlons en Champagne, di primaria importanza.
Con la situazione grave, ma comunque in miglioramento, gli organi di stampa non possono più evitare di porsi alcune domande: “Non è tempo di processi, ma come diavolo hanno fatto a prenderci di sorpresa, come abbiamo fatto a non accorgerci del trasferimento di così tanti uomini e mezzi?” Per la verità c’è anche chi fa “il fenomeno” con affermazioni tipo: “Era tutto logico, non ci voleva nulla a prevederlo”. Sarà, peccato però non averlo detto prima.
A Versailles si riunisce ancora il Consiglio supremo di guerra interalleato, le discussioni andranno avanti quasi una settimana, ma intanto si scarta un bel regalo da oltreoceano: Washington sta mantenendo le sue promesse, ha pronti circa 300.000 uomini da arruolare e spedire in Europa e ha stanziato altri dodici miliardi di dollari per l’esercito.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- A Versailles si riunisce il Consiglio supremo di guerra interalleato.
- Washington: arruolati altri 280.000 uomini. La Camera ha approvato i 12 miliardi di crediti per l'esercito e autorizzato il Presidente a chiamare sotto le armi tutti gli uomini che possono essere addestrati ed equipaggiati.
- G. Cooreman succede al barone de Brocqueville come Primo Ministro belga.
Fronte occidentale
- I francesi perdono e riconquistano Fort de la Pompelle (che domina la ferrovia Reims-Châlons en Champagne, a sud-est di Reims).
- I francesi si ritirano fra l’Oise e l’Aisne, verso la linea della foresta di Carlepont–Fontenoy (sud di Noyon-ovest di Soissons).
- I tedeschi avanzano lungo il fiume Ourcq, prendendo Chouy e Neuilly-Saint-Front. Conteso il massiccio di Villers-Cotterêts.
- Inizia la battaglia di Bosco Belleau: contrattacco delle truppe francesi, britanniche e statunitensi contro i tedeschi attestati sulla Marna.
- Bombardamento e raid tedesco su Parigi.
Fronte asiatico ed egiziano
- Ripiegamento britannico nell’area di Kirkuk (est del Tigri, fra Mossul e Baghdad).
Fronte d’oltremare
- Combattimenti vicino alle colline di Imagu (250 km a nord-est di Blantyre, Nyassaland).
- I tedeschi si ritirano attraversando il fiume Lurio (da est verso la fine del lago Nyassa, oggi Lago Malawi).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 1 GIUGNO 2018
Tra Garda e Adige sull’Altipiano di Asiago ed a cavallo del Brenta i duelli d’artiglieria ebbero fasi di qualche intensità; un vasto incendio divampò nei depositi nemici di Mezza Selva (Rotzo) per effetto del tiro di batterie britanniche.
Pattuglie avversarie furono disperse col fuoco al Baito Monticello (Tonale) e a Monte Corno (Vallarsa).
Quattro velivoli nemici vennero abbattuti in combattimenti aerei.
Firmato: DIAZ