27 Giugno, 1918

Comando criminale

- «Sergente, c’è qualche speranza per noi?»
- «No».
La tragedia va ben oltre quella risposta secca, sincera e rassegnata, va oltre perché siamo a circa 850 chilometri dal campo di battaglia più vicino e la domanda non l’ha posta un soldato ferito, ma una suora, l’infermiera capo Margaret Marjory Fraser.
Un sottomarino tedesco ha silurato e affondato da pochi minuti la nave ospedale Llandovery Castle. Le acque dell’Atlantico, a largo di Cape Clear Island, sono agitate. L’equipaggio è riuscito a calare tredici scialuppe, ma solo una verrà tratta in salvo. È questo il lato disumano della tragedia. Helmut Brümmer-Patzig, Comandante del sommergibile U-86, ha ordinato l’emersione: prima fa speronare le scialuppe di salvataggio, poi, per essere sicuro di non lasciare testimoni, usa le mitragliatrici sui corpi in mare, quelli ancora a galla. Le vittime sono 234. Si salvano solo in 24, tra cui il sergente sincero e rassegnato, Arthur Knight: è stato trascinato sott’acqua due o tre volte, ma è riuscito a risalire e ad aggrapparsi a qualcosa.

Nel 1921 il Comandante Helmut Brümmer-Patzig, accusato di crimini di guerra, riuscirà a fuggire e ad evitare la condanna.

Sulla terraferma un altro tedesco è protagonista: il 27 giugno Helmut Steinbrecher, ventiquattrenne di Dresda, è il primo a usare il paracadute in un’azione bellica; il suo aereo è stato abbattuto a Warfusée, sulla Somme; lui si butta e atterra sano e salvo.

A Berlino il Ministro degli esteri von Kühlmann è ancora in piena bufera. Avendo attribuito le colpe della guerra alla Russia, ha messo in pericolo le relazioni future con quel paese e scaricato un po’ di responsabilità dall’odiata Inghilterra. I giornali conservatori continuano a chiederne le dimissioni; quelli di sinistra non hanno apprezzato la rettifica, ispirata dai militaristi, al primo discorso.
Cambia nulla per l’Intesa. Londra, Parigi, Roma e Washington non vedono e non credono a nessuna apertura di pace.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Accordo Svezia-Finlandia-Germania per la distruzione dei forti nelle isole Åland.
  • 650 membri neoeletti iscritti al Soviet di Pietrogrado. Zinov'ev Presidente.
  • La Camera di commercio britannica dichiara l’abbandono della politica delle porte aperte.
  • Hughes a Londra.
  • Delegazione jugoslava a Roma. Solidarietà di Orlando.

Fronte occidentale

  • Raid aereo su Parigi: 11 morti, 14 feriti.

Fronte italiano

  • Sbarca in Italia un grosso reparto sanitario americano.

Fronte meridionale

  • Idrovolanti italiani bombardano la stazione e gli hangar di Durazzo.

Operazioni navali

  • La nave ospedale “Llandovery Castle” silurata a sud-ovest di Fastnet. Delle 13 scialuppe di salvataggio in mare se ne salva solo una, le altre sono state speronate e affondate: 234 le perdite.
  • 4 cacciatorpediniere inglesi ne ingaggiano 8 tedeschi: nessun danno ricevuto.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 27 GIUGNO 1918

Nella giornata di ieri l’attività combattiva si è mantenuta normale su tutto il fronte.
A nord di Serravalle (sinistra dell’Adige) il presidio di un grosso posto avanzato nemico, sorpreso dai nostri arditi, venne annientato.
Sulle pendici sud di Col del Rosso (altipiano di Asiago) nostre pattuglie dopo aspra lotta soprafecero gli avamposti avversari, catturando 31 soldati e due mitragliatrici. Il nemico reagì prontamente, attaccando in forze per ben due volte la nostra linea avanzata, ma venne sanguinosamente ribattuto.
Il numero dei prigionieri fatti il giorno 25 nell’operazione di ampliamento della testa di ponte di Capo Sile, venne accertato in 8 ufficiali e 501 uomini di truppa.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori