1 Maggio, 1915

Avviso ai naviganti

Vuoi per il divieto di organizzare comizi e manifestazioni, vuoi per le città blindate da imponenti misure di sicurezza, o magari per il temporale romano, che certo non invoglia a riempire le piazze, il temuto primo maggio italiano trascorre, ovunque, ammantato di tranquillità.
Sui giornali Gabriele D’Annunzio scalda i motori in vista del grande evento del 5 maggio: il “Vate” terrà un discorso a Quarto, all’inaugurazione del monumento ai Mille. Ma intanto rilascia un’intervista a la Petite Gironde.
D’Annunzio lancia una violenta e nazionalista invettiva contro «l’imperialismo del pangermanesimo». Bene, anzi benissimo. Il discorso non farebbe una piega se a pronunciarlo non fosse il sognatore di una «nuova supremazia latina». Il personaggio è contraddittorio: a noi comuni mortali dovrebbe spiegare perché Trento e Trieste abbiano il diritto di essere italiane, mentre la Tripolitania, per esempio, ne abbia il dovere. Difficile capirlo, ma il “Vate” è lui, il torto sarà di certo mio.


Al fronte torna a ruggire la Germania: decibel ben oltre la tripla cifra e circa 700.000 granate recapitate sopra la testa dei russi; in Galizia è partita la poderosa offensiva primaverile degli austro-tedeschi. L’esercito guidato dal Generale von Mackensen irrompe tra le linee russe a difesa del Dunajec e avanza tra Gorlice e Tarnow.
Berlino non si limita al teatro europeo. Il primo maggio l’Ambasciata tedesca a Washington fa pubblicare un annuncio sinistro su tutti i quotidiani americani, un avviso ai naviganti: “Viaggiare su imbarcazioni Alleate è a vostro rischio e pericolo”. Non è un caso: il transatlantico Lusitania sta per salpare da New York, direzione Liverpool.
La Germania fa anche qualcos’altro: lo stesso giorno un sottomarino tedesco silura la petroliera americana Gulflight, la prima nave statunitense attaccata dalla flotta del Kaiser. Ma la Gulflight non affonda, nonostante i danni riesce a riparare in porto. Sarà meno fortunata qualche anno più tardi, durante il secondo conflitto mondiale, quando un altro sommergibile tedesco riuscirà a colarla a picco.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L'Ambasciata tedesca pubblica sui principali giornali politici degli Stati Uniti un avviso, con cui si diffidano i viaggiatori ad attraversare la zona di guerra su navi inglesi o degli Alleati, perché a rischio siluramento.
  • Memorandum tedesco ai Paesi neutrali: “Le navi mercantili che hanno a bordo cannoni non possono essere considerate come pacifiche. In conseguenza le forze navali tedesche, dopo un breve lasso di tempo stabilito nell'interesse dei neutri, riceveranno l'ordine di trattare queste navi come belligeranti. Il Governo tedesco dà conoscenza di questo stato di cose alle Potenze neutrali, perché possano avvertire i loro sudditi". 
  • Nota cinese al Giappone dove viene richiesta la restituzione di Kiao-ciao assieme ad altre richieste.
  • Riprendono le navigazioni fra Inghilterra e Olanda.

Fronte occidentale

  • Seconda battaglia di Ypres: respinto l’attacco tedesco alla Hill 60; i britannici si ritirano verso una nuova linea.

 Fronte orientale

  • I tedeschi occupano Šiauliai e si avvicinano a Libau (province baltiche)
  • Offensiva austro-tedesca verso il passo di Uzhok.
  • Offensiva primaverile austro-tedesca in Galizia. Le truppe comandate dal Generale Mackensen irrompono nelle linee russe e iniziano una poderosa offensiva sul Dunajec; comincia la battaglia di Gorlice-Tarnow.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Dardanelli: i turchi attaccano la linea Alleata a Gallipoli, tentando di rigettare in mare gli invasori che resistono.
  • Battaglia di Krithia.
  • Battaglia di Dilman (nord della Persia).

Fronte d’oltremare

  • Le forze dell’Unione occupano Kubas (Africa tedesca sudoccidentale).

Operazioni navali

  • Due torpediniere tedesche vengono affondate da un cacciatorpediniere Inglese nel Mare del Nord.
  • Una petroliera americana, la “Gulflight”, viene silurata da un sottomarino tedesco. Nonostante i danni raggiunge il porto. È la prima nave statunitense attaccata dai sottomarini tedeschi.

 

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Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori