L'Italia tra Salandra e Giolitti
Un eccesso di ottimismo ha finora fuorviato una supponente Vienna, contribuendo a far nascere illusioni puerili e gettando più di un’ombra sulle abilità dei delegati asburgici. Ora la diplomazia austro-ungarica si rende conto di quanto abbia sottovalutato la questione italiana. L’Ambasciatore Macchio deve a correre ai ripari, ma non gli restano molte opzioni. Decide di guadagnare tempo, di gettare un po’ di fumo negli occhi: grazie a Bülow e ad alcuni esponenti tedeschi, lascia trapelare alla stampa e ad alcuni politici italiani l’entità delle eventuali nuove concessioni. Spera di scatenare una forte campagna contraria al conflitto, di bloccare l’azione del Governo e, se tutto girasse bene, persino di far cadere “l’insaziabile” Gabinetto Salandra. Vienna è d’accordo e prepara la nuova offerta.
Il tempismo è accurato. A Roma è giunto da neanche ventiquattro ore Giolitti, il più autorevole dei neutralisti. L’ex Premier è ancora convinto del suo «parecchio si può ottenere senza la guerra».
Alla stazione è stato accolto dai fischi degli interventisti, ma il 10 maggio ha in programma un colloquio con il Re e un altro con Salandra. La proposta di Giolitti è semplice: far votare al Parlamento la riapertura dei negoziati con la Monarchia asburgica, stracciando eventuali accordi con l’Intesa.
Meno contorta è la situazione americana. Wilson non ha nessuna intenzione di entrare in guerra, non bastano i furibondi titoloni dei giornali. Ma la condotta berlinese non è accettabile. In un discorso pubblico a Philadelphia conferma una politica equilibrata, ma risoluta, nei confronti dell’oltraggio tedesco.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- L’affondamento della Lusitania causa dimostrazioni anti-tedesche a Londra e a Liverpool.
- Il Presidente Wilson delinea la politica degli Stati Uniti riguardo all’affondamento del Lusitania.
- L'Ambasciatore austro-ungarico a Roma, Macchio, concorda con il tedesco Bülow, nuove ma tardive concessioni all’Italia e le comunica alla stampa e ad alcuni politici italiani. Scopo è far cadere il Governo Salandra mostrandolo incontentabile.
- Giolitti propone a Salandra di liberare l'Italia dagli impegni con l'Intesa, chiedendo al Parlamento di votare per la ripresa delle trattative con Vienna.
- Convenzione navale firmata fra Gran Bretagna, Francia e Italia.
Fronte occidentale
- I francesi conquistano il cimitero di Neuville-Saint-Vaast e parte di Carency (nord di Arras).
- Britannici respinti a Aubers Ridge.
- Fallisce un tentativo degli Zeppelin di raggiungere Londra.
Fronte orientale
- I tedeschi ripiegano nelle province baltiche.
- Galizia: i russi si ritirano verso Jarosław.
Operazioni navali
- Il sottomarino E14 affonda un trasporto in Mare di Marmara.