Il "Labirinto"
Il primo giugno ai soldati francesi vengono consegnate le nuove uniformi: sono meno chic di quelle classiche, il rosso è sparito e il blu è diventato decisamente più grigiastro. Non saranno ancora mimetiche, ma la minore appariscenza è comunque un buon passo avanti.
A nord di Arras i soldati continuano a scannarsi nel “Labirinto”: un pantagruelico dedalo di corridoi, cunicoli, trincee e tunnel sotterranei, dove orientarsi è difficile e il nemico è in attesa dietro ogni angolo. La giornata sorride, si fa per dire, ai francesi.
Discreta anche quella italiana: gli alpini hanno conquistato il costone di Monte Nero, sulla riva sinistra dell’Isonzo; e al confine tra Veneto e Trentino si registrano progressi in Val Brenta, nelle Giudicarie e nella valle dell’Adige. Gli austro-ungarici rispondono con un altro raid aereo su Bari e Barletta.
In Mesopotamia i britannici ribadiscono la superiorità sull’esercito ottomano, sconfitto ad Al-Qurnah e in ritirata lungo il corso del fiume Tigri.
Nel Regno Unito iniziano a vedersi cambiamenti sociali piuttosto interessanti: le donne entrano in fabbrica. Il numero è destinato a crescere in tutto il mondo, segnando una tappa cruciale nel troppo spesso lento e ostracizzato processo di emancipazione.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Vengono distribuite le nuove uniformi francesi, di colore “bleu-horizon” ed elmetto in acciaio.
- Il Ministro degli Esteri inglese sir Grey si dimette per malattia.
Fronte occidentale
- Continuano i combattimenti nel “Labirinto” (nord di Arras).
- I francesi conquistano svariate trincee a Souchez.
Fronte orientale
- Fallisce un attacco tedesco con il gas a ovest di Varsavia.
Fronte italiano
- Gli italiani occupano e mantengono il costone di Monte Nero (Isonzo).
- Le truppe italiane avanzano nella valle dell'Adige e occupano Storo in Val Gìudicaria.
- Raid di aeroplani austro-ungarici su Bari e Barletta, qualche vittima.
Fronte asiatico ed egiziano
- Ritirata dei turchi sul Tigri, inseguiti dalla flotta fluviale britannica.
Operazioni navali
- La flotta italiana sfida la flotta asburgica invano e cannoneggia Lissa.
Dal fronte
In Carnia, ad ovest dei passo di Monte Croce, avvennero il 30 maggio combattimenti con completo insuccesso per il nemico, il quale lasciò innanzi alle nostre linee 30 morti ed ebbe numerosi feriti.
Nella giornata del 31 su tutto il fronte non avvennero che piccoli combattimenti derivanti da assestamento della dislocazione delle nostre truppe avanzate. Imperversa sempre il maltempo che, pur producendo gravi danni, non influisce per nulla né sullo stato sanitario né sulle condizioni morali delle nostre truppe.
Le autorità ferroviarie di Ancona informano che i danni arrecati il 24 maggio al ponte ferroviario sulla Marecchia, presso Rimini, non sono dovuti a navi nemiche, ma a un dirigibile portante il nome visibilissimo della città di Ferrara e la bandiera italiana.
Firmato: CADORNA