Reazione russa in Galizia
La Germania è decisa a mantenere il più equilibrate possibili le relazioni con gli Stati Uniti. Il 7 settembre viene consegnata una nota ufficiale all’Ambasciatore americano a Berlino, l’argomento è il siluramento del piroscafo Arabic: «Il sottomarino considerò l’Arabic come nave nemica perché, senza bandiera, né segni di neutralità, si volse verso il sommergibile che ritenne volesse attaccarlo. […] Se vi furono vittime, il Governo tedesco è pronto al risarcimento».
Il fronte occidentale continua a essere scosso da prolungati e violenti bombardamenti, stessa sorte per la costa orientale britannica, dove si rifanno vivi gli Zeppelin tedeschi: il bilancio è di 7 morti e decine di feriti.
Sul fronte orientale la Russia prova un colpo di reni nel sud della Galizia: la controffensiva si sviluppa lungo il fiume Sereth e, più a nord, a Terebovlja e a Ternopil'.
Si risveglia anche il fronte balcanico: gli austro-ungarici tornano in azione al confine serbo, sulla Drina e sul Danubio.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Consegnata una nota tedesca all’Ambasciatore U.S.A. a Berlino che giustifica l’affondamento dell’Arabic.
- Scambio di messaggi cordiali fra lo Zar e il Presidente francese Poincaré.
- L’Italia dichiara il cotone merce di contrabbando in guerra.
- Disordini fra i ferrovieri nel Galles del sud.
Fronte occidentale
- La costa belga (Westende e Ostenda) viene bombardata dalla flotta Alleata.
- Uno squadrone di aerei francesi bombarda Friburgo, Lens e Saarburg.
- Assalto degli Zeppelin sulla costa est dell’Inghilterra: 50 vittime, di cui 7 morti.
Fronte orientale
- Gli austro-ungarici entrano a Dubno.
- Controffensiva russa in Galizia. I russi effettuano con successo un contrattacco sul Sereth, a Ternopil' e a Terebovlja.
- Comincia la battaglia di Tarnopol (Ternopil').
Fronte italiano
- Gli italiani respingono un violento attacco austro-ungarico a Tolmino.
Fronte meridionale
- Serbi e austro-ungarici si scontrano sulla Drina e sul Danubio.
Fronte asiatico ed egiziano
- I russi respingono i turchi verso il fiume Arkhave e li annichiliscono a Oltu (Caucaso).
DAL FRONTE
Nell' Alta Val Camonica la nostra artiglieria aprì il fuoco contro baraccamenti nemici nella cava di Presena, distruggendoli in parte, obbligando alla fuga le truppe che li occupavano ed inseguendo poi queste con tiri a «shrapnell».
In Val di Concei (Valle di Ledro) nella notte sul 5 un nostro distaccamento eseguì un ardito colpo di mano sulla segheria e sulla centrale elettrica di Lenzumo al nord di Bezzecca, distruggendole entrambe.
Nel settore di Tolmino durante la notte sul 6 l' avversario, dopo violento fuoco di artiglieria e di fucileria, attaccò le nostre posizioni sulle pendici del Mrzli Vrh (Monte Nero).
Benché la nebbia e l' oscurità favorissero l' attacco, questo venne completamente respinto, con gravi perdite per l' avversario.
Sul Basso Isonzo il nemico ha bombardato San Pietro dell' Isonzo, Cassegliano e Monfalcone, facendo qualche vittima fra la popolazione.
Nella corrente del fiume vennero pescate due mine galleggianti.
Firmato: CADORNA