Alla Serbia servirebbe la Grecia
Il 21 settembre il Governo bulgaro ordina la mobilitazione parziale, il tempo per una risoluzione diplomatica è andato, non si farà più in tempo. La Serbia, già alle prese con gli accenni della nuova offensiva austro-tedesca, mette le cose in chiaro: stando ai giornali, nella testa di Belgrado ronza un’idea ben precisa: far sbarcare un contingente Alleato a Salonicco, come deterrente; in fondo la Grecia di Venizelos, da sempre filo-Intesa, non dovrebbe rappresentare un problema. L'idea potrebbe non dispiacere neanche al Premier greco: con una garanzia di protezione e magari qualche aggiustamento territoriale, un accordo è a portata di mano.
Sì, ma la Grecia non è di Venizelos, è di Re Costantino. Il monarca è un neutralista convinto, anche perché è cresciuto in Prussia e ha sposato la sorella del Kaiser; la sua simpatia per la causa tedesca non è un mistero e ha già provocato discreti attriti con il suo Premier: ricordate le dimissioni di marzo? Appunto.
Sul fronte orientale i russi continuano a resistere: la riconquista di Smorgon, in Bielorussia, è un freno alla manovra avvolgente tedesca, piombata a est di Vilnius.
Per Pietrorado il quadro è sempre critico: alle armate russe resta una sola via di fuga: verso sud, lungo la ferrovia Vilnius-Lida. La linea è però parallela a quella del fronte, tutti i suoi 95 chilometri sono a rischio.
Diversa la situazione in Galizia: gli austro-ungarici vengono respinti a Rovno e Lutsk.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo bulgaro ordina una mobilitazione parziale.
- Il Ministro delle Finanze britannico Reginald McKenna presenta il bilancio.
- Apertura della Camera olandese, determinata a preservare la neutralità.
- Il Visconte Ishii succede al Marchese Okuma come Ministro degli esteri giapponese.
Fronte occidentale
- I francesi hanno successo nel canale dell’Aisne-Marna e sull’Hartmannswillerkopf (Vosgi).
Fronte orientale
- Duri scontri nel settore nord attorno Dvinsk (Daugavpils). I russi occupano di nuovo Smorgon.
- Gli austro-ungarici vengono respinti nella regione di Rovno (Rivne).
- In Volinia, nella regione di Lutsk, successo parziale dei russi.
DAL FRONTE
All' infuori di piccole operazioni controffensive da noi compiute con esito felice nel vallone di Travenanzes e nella Tofana in valle Boite, al passo di Volaja nell' Alto Degano e sul Monte Rombon nella conca di Plezzo, non si ebbero nella giornata di ieri avvenimenti di speciale importanza militare.
In Carnia il nemico, spingendo avanti al coperto le proprie artiglierie, riuscì a lanciare alcuni proiettili incendiari e granate asfissianti sul villaggio di Paularo in valle del Chiarzò.
Ma le nostre batterie, dalle fortissime posizioni che sbarrano la testata della valle di Paularo, con pochi ed aggiustati tiri ridussero prontamente al silenzio le artiglierie avversarie.
Firmato: CADORNA