Niš capitola
«La Corona ha il diritto di essere in disaccordo col Governo quando questo è in disaccordo col popolo, ma dopo le ultime elezioni nessun malinteso poteva sussistere. Il Re è un eccellente stratega, ma non ha una sufficiente esperienza politica». Venizelos entra duro, a “gamba tesa”, su Re Costantino. I giornali del 5 novembre pubblicano questo stralcio della sua arringa al Parlamento greco.
Ad Atene sono iniziate le consultazioni; sul futuro si accettano scommesse: i bookmaker darebbero favorito lo scioglimento della Camera e nuove elezioni, ma questo significherebbe la smobilitazione automatica dell’esercito ellenico.
In Serbia è il triste turno di Niš: la capitale cade dopo tre giorni di combattimenti; la ferrovia è in mani bulgaro-austro-tedesche e, insieme al Danubio, garantisce le vie di rifornimento. Immutata la pressione bulgara: nel Kosovo meridionale inizia la battaglia di Kaçanik; in Macedonia gli Alleati ottengono un successo vicino Krivolak.
Sul fronte orientale si conclude la battaglia di Dvinsk: gli ultimi sforzi tedeschi si infrangono contro la resistenza russa.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Durante la campagna elettorale in Sudafrica, De Wet e i Generali Botha e Smuts dichiarano la loro adesione alla causa inglese.
- Gran Bretagna: nominato un Comitato per facilitare i commerci.
Fronte occidentale
- Continuano i combattimenti a nord di Massiges (Champagne).
Fronte orientale
- Finisce la battaglia di Dvinsk (Daugavpils).
- I tedeschi vengono respinti con pesanti perdite a Platonovka, a sud del lago Svente (Lettonia).
Fronte meridionale
- Caduta di Niš, dopo tre giorni di combattimenti. I tedeschi ottengono così il Danubio e la linea ferroviaria ottomana.
- La maggior parte delle truppe tedesco-bulgare arrivano a Krivi Vir, 60 km. a nord di Niš.
- Battaglia di Kaçanik (Serbia).
- Nella regione di Krivolak truppe Alleate infliggono uno scacco ai bulgari, impadronendosi di forti sul Crna.
DAL FRONTE
Nella giornata di ieri intensa azione delle nostre artiglierie ed attività delle fanterie esplicantisi nel rafforzare le posizioni raggiunte.
Furono respinti attacchi nemici in valle della Rienz Nera, in valle del torrente di Pontebbana, sulle pendici del monte Calvario, a nord-ovest di Gorizia e sul Carso.
Furono presi al nemico 64 prigionieri e una mitragliatrice.
Il maltempo imperversa sul teatro e delle operazioni con abbondanti nevicate nella zona alta e piogge insistenti nella bassa.
Firmato: CADORNA