7 Novembre, 1915

Affondato l'Ancona e il suo tesoro

Io non so quale sia il record di Governi in un singolo anno solare, ma con cinque Gabinetti in dieci mesi, la Grecia del 1915 è una serissima pretendente al titolo. Il 7 novembre Stephanos Skouloudis, convinto neutralista, viene nominato Primo Ministro. Re Costantino conferma Jannakitsas al Ministero della guerra, rifilando uno schiaffo niente male ai venizelisti. La crisi era partita da lì.
La neutralità ellenica resta dunque salda. Ecco, il destino del Parlamento lo è meno; la possibilità di sciogliere la Camera resta più di un’ipotesi.
A illustrare l’ignoto universo ellenico è La Stampa: «Non è facile considerare a distanza la situazione interna della Grecia, dove la politica presenta troppi fenomeni inesplicabili e dove i partiti si menano a vicenda una guerra senza quartiere».

Sul fronte orientale le armate zariste attraversano un buon momento: attorno a Riga consolidano le proprie posizioni, in Galizia attraversano lo Strypa e catturano migliaia di prigionieri. Il prezzo pagato dalla Russia in guerra è alto: le perdite stimate abbattono il muro dei due milioni.

 Passando al fronte italiano le novità giungono dalle Dolomiti. Abbiamo espugnato la vetta del Col di Lana, ma dura poco: gli austro-ungarici lanciano un furioso contrattacco e ci costringono alla ritirata.
A catalizzare l’attenzione è però il canale di Sicilia: il piroscafo italiano Ancona viene affondato da un sottomarino battente bandiera asburgica; le cifre ballano un po’, ma delle circa 500 persone imbarcate ne muoiono oltre 200, tra cui 25 cittadini americani. La nave trasportava anche un carico d’oro diretto in America, più o meno una tonnellata; si pensa che il tesoro sia ancora sepolto a 471 metri di profondità, in acque internazionali. Nel 2007 la compagnia statunitense  Odyssey Marine Exploration entrò in causa con il Governo italiano nel tentativo di impossessarsi del relitto.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Stephanos Skouloudis nominato Premier greco.
  • Il Generale Alekseyev fa una stima delle truppe austro-tedesche in campo.
  • A fine settembre le vittime dell'esercito russo superano i due milioni.
  • Pubblicato il testo della nota americana in risposta alla politica del contrabbando e del blocco inglese.

Fronte orientale

  • I russi avanzano vicino Riga.
  • Galizia: I russi passano lo Strypa, catturati 8.000 prigionieri austro-tedeschi.

Fronte italiano

  • Nel Cordevole, è espugnata la Cima del Col di Lana, violento contrattacco austro-ungarico.

Fronte meridionale

  • Gli austro-tedeschi raggiungono Kruševac e forzano il fiume Morava a Kraljevo.
  • Dopo giorni di lotta, i serbi respingono i bulgari a Izvor (confine macedone).

 Operazioni navali

  • L’incrociatore tedesco "Undine" affondato dal sottomarino inglese "E-19" al largo della costa meridionale svedese.
  • Nel canale di Sicilia il piroscafo italiano "Ancona" viene affondato da un sottomarino battente bandiera asburgica.

Parole d'epoca

Per i Marinai d'Italia

di Antonio Fogazzaro

A Te, o grande, eterno Iddio Signore del cielo e dell’abisso cui obbediscono i venti e le onde, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Soldati d’Italia, da questa nave armata dalla Patria, leviamo i cuori! Salva ed esalta nella sua fede o gran Dio la nostra nazione: Salva ed esalta il Re; dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera, comanda che le tempeste ed i flutti servano a lei, poni sul nemico il terrore di lei:fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro più forti del ferro che cinge questa nave; a lei per sempre dona vittoria. Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care Genti: benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che per esso vegliamo in armi sul mare. 

BENEDICI!

DAL FRONTE

Mentre continua in tutto il teatro delle operazioni l' efficace azione delle nostre artiglierie, il contegno aggressivo delle nostre fanterie ci ha procurato qualche nuovo successo.
In valle Fella un reparto nemico che indossava pastrani bianchi avanzò il 6 verso le nostre posizioni di Forcella Cuel Tarond; fu attaccato e respinto con molte perdite.
In valle Seebach un nostro nucleo in esplorazione riuscì ad attrarre sotto le trincee di Sella Nevea numerose forze avversarie, che fatte poi segno a nostri fuochi efficaci di artiglieria e di fucileria furono disperse.
Sul Carso ieri, ricacciato un attacco nemico nella zona del Monte San Michele, le nostre fanterie passarono alla controffensiva, disperdendo l' avversario e prendendogli 212 prigionieri.

 

Firmato: CADORNA

Il Tesoro degli abissi

Domenica 7 novembre 1915, al largo di capo Carbonara, Tirreno meridionale. Verso le ore 13, il sommergibile tedesco U-38, inalberando la bandiera austroungarica, affonda il piroscafo Ancona diretto a New York con a bordo 164 uomini di equipaggio, 626 passeggeri, in gran parte donne e bambini, e un carico segreto: 12 casse di sovrane d'oro per un valore di 50 milioni di euro. Tra le 208 vittime, un funzionario del ministero dell'Agricoltura che accompagnava il tesoro con cui l'Italia avrebbe pagato la partecipazione all'Expo tenutasi quell'anno a San Francisco. Le cancellerie di Washington (nel disastro sono morti nove cittadini americani), Roma, Berlino e Vienna si scambiano messaggi di accusa o di giustificazione, ma solo le prime due conoscono la verità: le 133.000 sovrane rappresentano una franche di un colossale contrabbando di cavalli, muli, foraggio, armi e munizioni che l'Italia - entrata in guerra da sei mesi contro l'Austria-Ungheria - ha acquistato dagli Stati Uniti per "girarlo", forse, in parte alla Francia. Il comandante dell'Ancona, Pietro Massardo, non rivelò mai il punto nave dell'affondamento, e per settant'anni il relitto è rimasto indisturbato. Lo ritrovò nel 1985, integro e in buone condizioni, a 471 metri di profondità, Henri Delauze, il più grande cacciatore di relitti del dopoguerra. Da allora la caccia al tesoro è diventata un'autentica spy story, che ha coinvolto ministeri degli Esteri e tribunali...

(Dalla descrizione del volume Il tesoro degli abissi, di Donatello Bellomo ed Enrico Cappelletti, 2013, Longanesi editore)

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori