Avanziamo sul San Michele
«Taciturni. Taciturni perché molto han veduto e sentito e operato e sofferto. Hanno l’anima piena di realtà. E parlano poco. Le parole vengono più spesso dal vuoto. Parlano poco e più con gli sguardi che con la voce». Michele Saponaro racconta così la vita in un ospedale militare. Al fronte gli italiani sfruttano l’inerzia del buon momento ed espugnano importanti postazioni sul monte San Michele; le azioni sul Carso fruttano circa 500 prigionieri e un discreto bottino.
Il 23 novembre la Serbia si avvicina al capolinea: i suoi eserciti vengono sconfitti su tutti i fronti; Mitrovica e Pristina cadono in mani nemiche; i tedeschi annunciano 17.000 prigionieri. I resti delle armate serbe, circa 200.000 uomini, si ritirano scoraggiati verso ovest, su Peć e, più in là, verso l’Albania.
Resta imperscrutabile l’atmosfera greca. L’Embros prova a domare l’incendio diplomatico: «Il Re e il Governo dettero ieri a Kitchener assicurazioni formali. In nessun caso la Grecia prenderebbe provvedimenti ostili alla Quadruplice Intesa e sarà data una conciliante soluzione all’attuale divergenza».
Il punto è far corrispondere i fatti alle dichiarazioni. O almeno questa è la pretesa di Londra e Parigi: «I ministri della Quadruplice Intesa hanno fatto oggi un passo collettivo, concernente la questione delle truppe Alleate in Macedonia. Questo passo ha un carattere amichevole».
Alla Grecia vengono inoltrate richieste precise, non si accetteranno altre risposte equivoche.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- I ministri delle quattro Potenze dell'Intesa fanno un passo collettivo presso il Governo greco sulla questione dell'ingresso delle truppe Alleate in Macedonia.
Fronte orientale
- Successi russi nella lotta per conquistare Tsarzemunde (fronte di Riga).
Fronte italiano
- Continuando la fortunata offensiva dei giorni precedenti sul Carso, gli italiani occupano forti posizioni sul monte San Michele, facendo un mezzo migliaio di prigionieri e prendendo gran quantità di viveri, munizioni e materiale.
Fronte meridionale
- Caduta di Mitrovica e Pristina, punti chiave della pianura del Kosovo. I tedeschi rivendicano 17,000 prigionieri e 35 pezzi d’artiglieria. I serbi, incalzati, sono spinti a ovest della pianura del Kosovo, verso Peć.
- Sconfitte su tutti i fronti, le armate serbe battono in ritirata verso l’Albania.
- I francesi conquistano Brusnik e proteggono Krivolak, bombardata dai bulgari.
Fronte asiatico ed egiziano
- Mesopotamia, battaglia di Ctesifonte: offensiva britannica bloccata dai turchi.
Fronte d’oltremare
- Operazioni a Yaoundé (Camerun) eseguite dai contingenti francesi e britannici. Pesanti perdite nemiche.
- Operazioni militari britanniche contro i senussi.
DAL FRONTE
Ulteriori notizie intorno ai combattimenti del 20 e 21 per la conquista delle alture a nord-est di Oslavia ne mettono in rilievo l' importanza e il fierissimo accanimento. Con le truppe della IV Divisione gareggiò la Brigata Granatieri di Sardegna in slancio e valore nell' assalire e in tenace resistenza nel contrastare i violenti incessanti ritorni offensivi dell' avversario. Ieri su questo tratto della fronte non si ebbero altri sensibili contrattacchi nemici. La giornata passò così in relativa calma e le nostre truppe poterono saldamente rafforzare le posizioni conquistate.
Sulla collina del Calvario, ad occidente di Gorizia, fu proseguito il nostro attacco. Raggiungemmo la cresta che poi mantenemmo sotto l' infuriare del fuoco violento delle artiglierie nemiche.
Sul Carso, respinte nella notte deboli irruzioni dell' avversario, al mattino l' azione venne ovunque ripresa con vigore.
Fu espugnato un forte trinceramento presso la chiesa di S. Martino del Carso. In complesso nella giornata di ieri furono presi 93 prigionieri, dei quali 7 ufficiali.
Firmato: CADORNA