2 Dicembre, 1915

Treves smorza i toni

Sincerità, onestà, chiarezza. Questi i pregi riconosciuti dai giornali al discorso di Sonnino. Le parole del Ministro degli esteri sono piaciute più o meno a tutti: dai politici all’opinione pubblica, i commenti positivi sono abbastanza trasversali.
L’eccezione è rappresentata da una parte dei socialisti ufficiali e non poteva essere altrimenti. Già durante la seduta parlamentare si erano registrati vivaci scambi verbali, svariati colpi “sotto la cintura”.
La spiacevole gazzarra viene commentata così da La Stampa del 2 dicembre: «Il livore politico dettava alle labbra dei contendenti le più gravi accuse, senza che essi riflettessero sul pericolo di un simile spettacolo di fronte al nemico. […] Sono quindi previste giornate parlamentari assai movimentate».
E invece non è detto. Quando Treves prende la parola mette in scena un intervento moderato, apprezzato più o meno da tutta la Camera: «Dichiarazioni degne di un galantuomo». Il leader socialista non rinnega le idee del suo partito, ma si concentra sui bisogni del popolo italiano, quello che soffre; di politica estera parla pochissimo.


Le notizie più interessanti arrivano dal fronte meridionale: dopo la caduta di Prizren e l’invasione del Montenegro, il contingente Alleato in Macedonia riceve l’ordine di ripiegare; Krivolak viene evacuata dalle truppe anglo-francesi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte orientale

  • Austro-tedeschi spinti verso la riva sinistra del fiume Styr (Galizia).

Fronte meridionale

  • Il Quartier generale tedesco riferisce dell’invasione del nord del Montenegro.
  • Il contingente Alleato in Macedonia riceve l’ordine di ripiegare oltre il Vardar.
  • Comincia la ritirata franco-britannica dalla Serbia verso Salonicco; evacuata Krivolak.

DAL FRONTE

Contro le nostre posizioni, sul Monte Piana, alla testata della Rienz, il nemico sviluppò intensa azione di fuoco con artiglierie e mitragliatrici, senza però pronunciare alcun attacco: nessun danno.
Lungo la fronte dell' Isonzo nebbia e pioggia persistenti ostacolarono l' azione delle artiglierie.
Il nemico tentò profittarne per portare attacchi di sorpresa contro le nostre nuove posizioni ad est di Oslavia e lungo le falde settentrionali del Monte S. Michele.
Fu ovunque e subito respinto.
Piccole irruzioni della nostra fanteria ci procurarono alcuni prigionieri e la conquista sul Mrzli d' una mitragliatrice.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori