Treves smorza i toni
Sincerità, onestà, chiarezza. Questi i pregi riconosciuti dai giornali al discorso di Sonnino. Le parole del Ministro degli esteri sono piaciute più o meno a tutti: dai politici all’opinione pubblica, i commenti positivi sono abbastanza trasversali.
L’eccezione è rappresentata da una parte dei socialisti ufficiali e non poteva essere altrimenti. Già durante la seduta parlamentare si erano registrati vivaci scambi verbali, svariati colpi “sotto la cintura”.
La spiacevole gazzarra viene commentata così da La Stampa del 2 dicembre: «Il livore politico dettava alle labbra dei contendenti le più gravi accuse, senza che essi riflettessero sul pericolo di un simile spettacolo di fronte al nemico. […] Sono quindi previste giornate parlamentari assai movimentate».
E invece non è detto. Quando Treves prende la parola mette in scena un intervento moderato, apprezzato più o meno da tutta la Camera: «Dichiarazioni degne di un galantuomo». Il leader socialista non rinnega le idee del suo partito, ma si concentra sui bisogni del popolo italiano, quello che soffre; di politica estera parla pochissimo.
Le notizie più interessanti arrivano dal fronte meridionale: dopo la caduta di Prizren e l’invasione del Montenegro, il contingente Alleato in Macedonia riceve l’ordine di ripiegare; Krivolak viene evacuata dalle truppe anglo-francesi.
Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI
Fronte orientale
- Austro-tedeschi spinti verso la riva sinistra del fiume Styr (Galizia).
Fronte meridionale
- Il Quartier generale tedesco riferisce dell’invasione del nord del Montenegro.
- Il contingente Alleato in Macedonia riceve l’ordine di ripiegare oltre il Vardar.
- Comincia la ritirata franco-britannica dalla Serbia verso Salonicco; evacuata Krivolak.
DAL FRONTE
Contro le nostre posizioni, sul Monte Piana, alla testata della Rienz, il nemico sviluppò intensa azione di fuoco con artiglierie e mitragliatrici, senza però pronunciare alcun attacco: nessun danno.
Lungo la fronte dell' Isonzo nebbia e pioggia persistenti ostacolarono l' azione delle artiglierie.
Il nemico tentò profittarne per portare attacchi di sorpresa contro le nostre nuove posizioni ad est di Oslavia e lungo le falde settentrionali del Monte S. Michele.
Fu ovunque e subito respinto.
Piccole irruzioni della nostra fanteria ci procurarono alcuni prigionieri e la conquista sul Mrzli d' una mitragliatrice.
Firmato: CADORNA