Retromarcia viennese
Non è ancora ben chiaro chi abbia affondato il Persia, ma Vienna intuisce quanto sia critica la situazione, guarda davanti a sé e vede la corda sfilacciarsi. Non la si può tirare di più. Il 31 dicembre l’Austria-Ungheria viene a più miti consigli, la sua diplomazia fa un passo indietro e con la nuova nota a Washington accetta le richieste americane sull’affondamento dell’Ancona. Il Comandante del sottomarino viene punito ed è promesso un indennizzo per le vittime statunitensi.
Il fronte occidentale ospita accese scaramucce attorno a Hulluch e nei Vosgi. Philip Gibbs, inviato di guerra britannico, scriverà: «I nostri uomini non erano mai all’asciutto, né in trincea, né nei rifugi. Dormivano nelle divise fradice, con gli stivali pieni d’acqua, bevevano thè e pioggia, mangiavano rancio e fango».
Secondo le stime, i soli francesi avrebbero perso oltre due milioni di uomini tra morti, feriti e dispersi; tedeschi, austro-ungarici e russi non sono messi meglio.
Sul fronte orientale si combatte lungo lo Styr, a Chortoryis'k.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- L'Austria risponde all'ultima nota americana sull’affondamento dell’Ancona, dichiarando di avere punito il Comandante del sommergibile, colpevole di avere trasgredite le istruzioni avute e di essere pronta a pagare un indennizzo per le vittime americane.
Fronte occidentale
- Piccoli successi tedeschi a nord-ovest di Hulluch.
- Respinto l’attacco tedesco a Hirschsteine (Vosgi).
Fronte orientale
- Forte offensiva russa lungo il fiume Styr (Galizia), a Chortoryis'k.
Fronte meridionale
- Le forze Alleate sbarcate sinora a Salonicco, comandati dal Generale Sarrail, ammontano a 210.000 uomini, di cui 90.000 britannici e 120.000 francesi.
Fronte asiatico ed egiziano
- Le ultime unità della Expeditionary Force Indiana “G” lasciano i Dardanelli per amalgamarsi con l’Indian Expeditionary Force “E” in Egitto.
Parole d'epoca
Un giorno come gli altri
di Pasquale Attilio Gagliani, Colonnello di artiglieria
Fogliano Redipuglia (GO)
Finisce l'anno dell'inizio della guerra. Giornata triste, nebbiosa! Meglio non pensare a nulla. Oggi è un giorno come tutti gli altri!
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
L' azione su tutta la fronte si è limitata a tiri di artiglieria diretti da ambe le parti a danneggiare gli opposti lavori di afforzamento.
In qualche tratto, come in Val Daone, il nemico ha eseguito, senza nostro danno, un intenso lancio di granate asfissianti e lacrimogene contro le posizioni di recente conquistate sulla riva sinistra del Chiese.
Firmato: CADORNA




