4 Marzo, 1916

Bitlis è russa

Assalto alla baionetta. L’arma bianca non è mai la via più semplice, la più “indolore”, ma è quella scelta dai russi per conquistare Bitlis: la città cade all’alba del 4 marzo, dopo una lotta brutale, all’ultimo sangue. Tra le fila russe hanno combattuto anche volontari armeni, che motivi di astio ne avrebbero in abbondanza.
Pietrogrado non si ferma qui e completa uno sbarco di truppe pochi chilometri a est di Trebisonda, sempre più in pericolo.
È una giornataccia per Costantinopoli. Nonostante il “pugno duro” dei Giovani Turchi, la politica ottomana resta disordinata, soggetta a improvvise turbolenze: Enver Pasha, leader del movimento e Ministro della guerra, scampa a un attentato.

Vienna è in forma, così sicura di sé da fare la voce grossa. Sì, con la Repubblica di San Marino, avversario temibilissimo. L’Austria-Ungheria ha ravvisato una grave violazione della neutralità e si rifiuta di rilasciare i cittadini sanmarinesi internati. Quanti siano non saprei, ma fatico a immaginarli come una minaccia.


Anche il Portogallo si fa sentire, ma Lisbona continua a prendersela con la Germania: le spedizioni tedesche da Lourenço Marques, l’odierna Maputo, vengono requisite. La pazienza di Berlino sta per esaurirsi.
Sessantanove giorni e svariati successi dopo esser salpato, il Möwe fa ritorno a Brema. È diventata la più famosa nave corsara tedesca, degna erede dell’Emden. La sua sinistra capacità di colpire e svanire nel nulla gli è valsa un nomignolo: per gli Alleati è semplicemente “la nave fantasma”.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Turchia: attentato contro Enver Pasha.
  • La Reggenza di San Marino comunica al Consiglio della Repubblica che l’Austria-Ungheria non vuole rilasciare i sanmarinesi internati, col pretesto che la Repubblica ha violato gravemente la neutralità.
  • Il Portogallo requisisce spedizioni tedesche a Lourenço Marques (l’odierna Maputo, in Mozambico).

Fronte occidentale

  • Battaglia di Verdun: comincia la seconda fase; i tedeschi vengono respinti a Poivre Hill.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I russi prendono Bitlis (Caucaso), presso il Lago di Van.
  • I russi sbarcano ad Atina (Pazar, Rize, est di Trebisonda).

Operazioni navali

  • Il raider tedesco Möwe ritorna a Brema (Germania).

Parole d'epoca

Don Andrea Balestrazzi

Diario di guerra

Gesù fatemi ritornare come ero prima …

Fate che io non ritorni solo …

DAL FRONTE

In Val Lagarina furono respinti piccoli attacchi nemici attorno a Mori.

L' azione delle opposte artiglierie continua ad essere vivace nella zona di Gorizia.

La nostra ottenne buoni risultati sulle trincee nemiche e sui lavoratori del Podgora e del Sabotino.

Quella austriaca non ci ha arrecato che danni lievissimi.

 

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori