24 Marzo, 1916

Frattura socialista

Al Reichstag si discute il bilancio: il quarto prestito di guerra è andato così così, senza infamia e senza lode; serviranno nuove tasse. I socialisti mugugnano: vedono di buon occhio solo l’imposta sull’eredità, ma è l’unica di una lista più lunga. A chiedere la parola è Hugo Haase, pacifista ed ex Presidente della SPD, dimessosi per gli attriti con la maggioranza del partito. Il suo intervento è duro, un manrovescio sul Governo e sulla guerra. No, certe accuse, certe previsioni, non possono passarla liscia. L’aula esplode: «Sei un traditore!» Haase non può neanche concludere l’intervento.
Siamo alla resa dei conti, almeno all’interno della fazione socialista. Scheidemann è chiaro: «Noi socialisti ufficiali restiamo fedeli alla dichiarazione del 4 agosto 1914 e, nell’ora del pericolo, non abbandoneremo la Patria». Haase e altri diciotto parlamentari votano comunque contro il Governo. Espulsi dal partito, si costituiranno frazione indipendente.

 C’è un’altra questione di cui i socialisti vorrebbero parlare ed è il futuro della guerra sottomarina dopo il ritiro dell’Ammiraglio von Tirpitz. La sinistra teme l’eventuale allargarsi del conflitto e propende per una politica più morbida verso i neutri. Tempismo niente male. Il 24 marzo un sommergibile tedesco scambia il piroscafo Sussex per un dragamine Alleato e lo silura nel Canale della Manica: sui circa 400 imbarcati, una cinquantina di persone salutano questa vita prima di vedere i soccorsi, tra loro tre americani. Il Sussex non affonda, viene rimorchiato fino a Boulogne, ma il danno è fatto.

Sul fronte orientale l’iniziativa è sempre russa. Pietrogrado annuncia avanzate tra i cinque e i sette chilometri attorno a Jakobstadt e parla anche di una breccia di venticinque chilometri nelle posizioni fortificate tra il lago di Naroch e Wiszniew. Bene, ma questa è la campana russa; le cose, in realtà, non vanno così alla grande.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Assaltati gli uffici della Gaelic Press a Dublino.
  • Il quarto prestito di guerra tedesco raccoglie l’equivalente di 530.000.000 di sterline.
  • Diciotto deputati socialisti tedeschi votano al Reichstag contro il bilancio straordinario e, separandosi dal gruppo socialista, formano l’Unione socialista del Lavoro.

Fronte orientale

  • Da Pietrogrado si annuncia che nella regione di Jakobstadt (Jēkabpils), sulla Dvina (Daugava), i russi in tre giorni sono avanzati da cinque a sette km. Tra il Lago Naroch e Wiszniew (Višneva) hanno sfondato e occupato tre linee di trincee tedesche, aprendo una breccia di 25 km.

Fronte asiatico ed egiziano

  • El Hassana bombardata nuovamente.

Operazioni navali

  • S.S “Sussex” silurata da un sottomarino nel Canale della Manica (50 vittime muoiono affogate).

Parole d'epoca

Faremo tutto il dovere

di Bortolo Galletto, 116° reggimento fanteria, brigata Treviso

Oggi passiamo in trincea per il nostro turno agli avamposti. Scriverò qualche biglietto alla famiglia ed amici. Ricevo sempre posta abbondante e ciò fa molto piacere.... E continua a piovere: si naviga come al solito nel fango e gli ammalati sono numerosi... Nelle retrovie la guerra non pesa e gli animi poco sentono. A quando il risveglio sperato? Il pianto e le preghiere di tante buone anime potranno ottenere da Dio la pace? Auguriamocelo per questa povera Europa...

 

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

DAL FRONTE

Colonne nemiche in movimento nella zona dell' Alto Astico, alla testata di Valle d' Assa, e sui monti all' est di Valle del Fersina furono ieri battute dalle nostre artiglierie. Queste colpirono anche un treno carico di materiali nella stazione di Caldonazzo.
In Valle del Cordevole, imperversando forte tormenta, le nostre truppe estesero fino al Rio Pestort il possesso del contrafforte a nord-est del Sasso di Mezzodìoccupando anche le località Vallazza e Ruaz in fondo valle.
In Carnia la notte del 23 un riparto nemico con sopravvesti bianche attaccò la nostra posizione sulla sinistra di Rio Lanza (Alto Chiarzo) e fu prontamente respinto.
Lungo la fronte dell' Isonzo continuò ieri il duello delle artiglierie con lunghe pause imposte da nebbia e pioggia dirotta.
La nostra artiglieria bombardò la stazione di Santa Lucia, Tolmino e l' abitato diModreja dove erano segnalati movimenti di truppa.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori