25 Aprile, 1916

Legge marziale a Dublino

Un telegramma rassicurante, la Camera dei Comuni applaude: «Le autorità sono padrone della situazione». Sarà, ma la censura sui tumulti irlandesi è totale, le comunicazioni con Dublino restano precarie e il 25 aprile sono proclamate la legge marziale e lo stato d’assedio in tutta la contea. In città i rinforzi britannici, giunti da Belfast e dall’Inghilterra, sono accolti a fucilate. Si spara dalle finestre delle case. Quelli sono soldati impegnati in patria e non al fronte. L’opinione pubblica è scandalizzata, da più parti si invocano «misure draconiane contro questo inqualificabile tradimento». Il Governo sembra d’accordo: «Sono stati presi provvedimenti rigorosi per l’energica repressione del movimento». Il Sinn Fein, la frangia estrema del nazionalismo irlandese, cuore pulsante della rivolta, viene messo fuori legge.
Come se non bastasse ci sarebbe sempre una guerra: i tedeschi hanno spedito gli zeppelin su Kent ed Essex, mentre uno squadrone di incrociatori ha bombardato Great Yarmout e Lowestoft.


In Germania i giornali iniziano a commentare le indiscrezioni provenienti da Washington. La censura allarga le sue maglie per preparare la popolazione al peggio. Qualcuno definisce la nota americana un bluff, altri accusano gli Stati Uniti di simpatizzare per l’Intesa e partono all’attacco: «Il linguaggio della nota è estraneo a tutte le usanze delle persone colte, non parliamo neppure dei costumi diplomatici».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Proclamata la legge marziale a Dublino e contea.
  • Nel Regno Unito pubblicato il rapporto ufficiale di una sessione segreta sul problema degli arruolamenti.

Fronte occidentale

  • Grandi attività aeree inglesi locali.
  • Raid degli zeppelin nel Kent e nell’Essex; 1 ferito.
  • Uno squadrone di incrociatori tedeschi bombardata Great Yarmouth e Lowestoft: 4 morti, 19 feriti. Ingaggiati e dispersi dalle forze navali britanniche.

Fronte meridionale

  • Combattimenti nel settore di Gevgeli (Salonicco).

Parole d'epoca

Abbiamo avuto una bella vittoria, Col di Lana

di Sisto Monti Buzzetti

Miei cari, oggi ho ricevuto il telegramma vostro in risposta del mio del giorno di Pasqua. Scusate se non l’ho fatto prima ma non ho avuto il tempo poiché abbiamo passato un settimana santa veramente memorabile di cui certo non mi dimenticherò mai in tutta la mia vita. Ho combattuto, ho passato varie peripezie, ma ora tutto è trascorso e tutto è un ricordo, che a ripensarlo fa piacere.

Scusatemi se in questi giorni vi ho dato notizie molto laconiche a mio riguardo ma capirete da voi che in combattimento non potevo dilungarmi molto. Ora sono di nuovo a riposo, non ad Alleghe, ma in ogni modo sono a riposo e questo basta. Dopo una settimana di lavori indefessi anche di questo c’era bisogno. In questi giorni ho ricevuto molte vostre lettere varie. Ho saputo di Vilge in Orvieto, della salute di Angelina e ne sono dispiacentissimo, ma spero che anche a lei vada come a me, cioè dopo il pericolo ritornino i giorni sereni.

Che il buon Dio, che ha voluto proteggere me, protegga anche lei. Ho pure ricevuto la vostra mandatami da Martelloni, ma per posta poiché lui non ho potuto vederlo e quindi non ho ancora ricevuto il pacco, ma spero di averlo fra qualche giorno.

Non vi preoccupate per il temperamento mio poiché vado mirabilmente d’accordo con i miei soldati ed essi mi vogliono molto bene. Quindi non vi preoccupate, vi ripeto. Finalmente ho ricevuto una lettera di Peppe il quale è molto impaziente di venire a divorare austriaci e mi dice che la lunga attesa lo sfibra e lo rende nervosissimo. Non ho potuto ancora rispondergli, ma spero di poterlo fare oggi. Miei cari, continuate a pregare il Signore che mi protegga come visibilmente mi ha protetto in questi giorni e poi non abbiate alcun timore dei miei bollori poiché fra la neve anche l’acqua bollente gela e se io non sono gelato è stato per l’aiuto di Dio e della Madonna santissima.

Scusatemi con tutti i parenti e gli amici se per Pasqua non ho loro scritto; farete loro presente le condizioni in cui mi trovo e, spero, vorranno perdonarmi...

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Azioni delle artiglierie particolarmente intensa nell' Alto Cordevole e nella zona del Monte S. Michele (Carso).
Nessun importante avvenimento sul resto della fronte.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori