Processo alla campagna rumena
Sui giornali si apre il processo alla campagna rumena. Inevitabile. La censura deturpa di vuoti l’articolo de La Stampa, certe cose non si possono dire neanche per scherzo, ma un paio di commenti si lasciano fare. Prima considerazione importante: «Nessun capro espiatorio, gli errori sono stati collettivi. E sempre gli stessi, come per la Serbia». Sbagli politici e militari, frutto di sviste e calcoli sballati, come la ricorrente sottovalutazione del nemico. E un’altra cosa è certa: il “piano B” faceva schifo. Non si è considerato il tempo necessario a organizzare e inviare rinforzi, si sono ignorate tutte le evidenti carenze russe e l’inadeguatezza delle vie di comunicazione. La domanda cruciale è: «Se la Romania aveva bisogno di tutto questo aiuto, non sarebbe stato meglio lasciar stare?» No, dai, questo è troppo. Può anche darsi, ma porsi il problema quando i buoi sono già scappati dal recinto mi sembra ipocrita. Soprattutto perché ad agosto si era tutti felici e contenti, tutti convinti della svolta. I russi provano a cambiar carte in tavola con un’offensiva in Bucovina. L’idea sarebbe poi di calare verso sud, o almeno alleggerire la pressione su Bucarest, ma sembra tardi.
Il 30 novembre per l’Intesa c’è un altro grattacapo. In Grecia l’atmosfera si è surriscaldata in un lampo. Re Costantino e il Governo di Atene si rifiutano di consegnare le armi e fin qui siamo alle solite, ma questa volta gli ufficiali riservisti vengono richiamati e l’esercito greco muove verso nord, non si capisce bene con quali intenzioni. Gli Alleati rispondono sbarcando uomini al Pireo. C’è tensione.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Atene rifiuta la richiesta dell’Ammiraglio Du Fournet di cedere gli armamenti.
- Richiamati gli ufficiali di riserva greci.
- Intervento di Lord Derby sulla nuova armata volontaria.
Fronte occidentale
- L'aviazione francese bombarda Thionville.
Fronte italiano
- Azioni d’artiglieria sul fronte italiano.
Fronte orientale
- Combattimenti in Bucovina.
- I russi respinti sullo Zolota Lypa (Galizia).
Fronte meridionale
- I tedeschi forzano il passaggio del fiume Neajlov (25 km. a sud-ovest di Bucarest).
- L’armata greca vista marciare verso nord.
- Truppe Alleate sbarcano al Pireo.
Fronte asiatico ed egiziano
- I russi a circa 50 km. a sud del fronte nord della Persia.
Parole d'epoca
Diario di Guerra 1915 - 1918
di Don Andrea Balestrazzi
Sant’Andrea. Oggi è il mio onomastico!
Quanti ricordi di feste!
Ma nessun maggior dolore che ricordare del tempo felice nella miseria!
DAL FRONTE
Sulla fronte Tridentina sono segnalati movimenti nemici nella Valle del Sarca, sulle pendici settentrionali del Pasubio e nell' Alto Astico.
Lungo tutta la fronte il tempo sereno favorì ieri le azioni delle artiglierie. Quella nemica fu più attiva sull' Altopiano di Asiago, nella zona ad oriente di Gorizia e sul Carso. Granate cadute in Gorizia provocarono qualche danno ai fabbricati. Le nostre artiglierie bombardarono efficacemente le posizioni nemiche nelle valli dell'Adige e dell'Astico e sull' Altopiano di Asiago e provocarono incendi negli accampamenti nemici di Canazei (Alto Avisio) e di Britof (Medio Isonzo), bersagliando poi le truppe che ne fuggivano. Velivoli nemici tentarono incursioni in più punti del teatro di operazioni. Non sono segnalate vittime nè danni. Le nostre squadriglie assalirono quelle avversarie, impegnando con esse numerosi combattimenti aerei e cacciandole. Furono abbattuti due velivoli nemici, uno in Val d'Agna e l' altro presso Castelnuovo in Valle Sugana.
Firmato: CADORNA