La Conferenza interalleata di Roma
Il convegno interalleato di Roma entra nel vivo. Tutti cercano il segreto della vittoria e ognuno dice la sua. Sul tavolo ci sono i temi fondamentali del momento: dalla risposta diplomatica all’America, alla complessa situazione balcanica, fino alla pianificazione delle future strategie militari. Per una volta gli aspetti politici hanno una risonanza marginale. Ci sono i Ministri della Guerra Morrone e Lyautey e Capi di Stato Maggiore come Cadorna e Robertson. È arrivato anche il Generale Sarrail, miglior testimone per lo scacchiere balcanico. Come al solito si deve dare l’impressione di una totale concordia, ma la conferenza è più movimentata di quanto si possa pensare. Merito, o colpa, soprattutto di Lloyd George. Il Premier britannico si è presentato con un’idea bizzarra: “Vinceremo la guerra sul fronte italiano”. Gelo. Astanti basiti, compresi Boselli e Cadorna, finché qualcuno non ribatte qualcosa tipo “ma anche no”. Proposta illogica, scartata più o meno all’unanimità. Meglio concentrarsi sul fronte occidentale, dove il Generale Nivelle, ereditate le redini di Joffre, scalpita.
										
Sul fronte rumeno i russi tentano una controffensiva tra Fundeni e Focșani e riescono anche a guadagnare terreno, ma da lì ai Carpazi sono gli austro-tedeschi a dettar legge. Il 6 gennaio gli Imperi centrali avanzano nella valle del Șușița e vicino a Odobești.
I giornali dell’Intesa si preparano a nuove delusioni: «Purtroppo la caduta di Focșani non può tardare. La città è quasi accerchiata. Con l’occupazione di Brăila e Focșani, gli austro-tedeschi avrebbero nelle loro mani i due perni principali della linea difensiva russo-rumena tra i Carpazi e il Danubio».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Un comunicato ufficiale sulla Conferenza interalleata di Roma constata il perfetto accordo su tutte le questioni trattate e la decisione di coordinare sempre più strettamente gli sforzi.
Fronte occidentale
- Grande raid mattutino britannico a sud-est di Arras.
- Perquisizioni tedesche nei territori occupati per requisire coperte, materassi e altri oggetti di prima necessità.
Fronte meridionale
- Controffensiva russa fra Focșani e Fundeni, recuperato terreno vicino Obliesti.
- Duri scontri fra i Carpazi e Focșani; qualche progresso austro-tedesco, specialmente nella valle del Șușița e vicino Odobești.
- Gli avamposti tedeschi in Moldavia raggiungono il Siret.
Parole d'epoca
Le diedi tanti baci
di Mario Ginelli militare, 1° reggimento fanteria Brigata Re
Venni chiamato alla visita della classe 1898 di 1° categoria, Distretto di Lodi, insieme alla classe 1899 che venne subito trattenuta in servizio come territoriale. In quei giorni non posso far a meno di raccontare l’emozione e la paura nel sentire tanti del nostro paese che avevano lasciato la vita sul campo di guerra, però noi avevamo sempre della speranza, essendo rilasciati in congedo illimitato.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
														Lungo tutta la fronte giornata relativamente calma: normali azioni di artiglieria ed attività di nostri piccoli riparti in ricognizione.
Firmato: CADORNA
 
														




 
														 
														 
														 
														 
														 
																								 
                            
 
                                 
                                 
                                