Ostruzionismo a Wilson in Senato
Colpo di scena a Washington. La posizione di Wilson si è rafforzata, ma il cammino intrapreso verso la neutralità armata patisce un brusco e inatteso stop: l’ostruzionismo di una manciata di senatori tira per le lunghe la discussione. Si arriva fino al termine della sessione parlamentare, quando non c’è più tempo per votare il provvedimento. Alcuni interventi sono durati quattro ore e mezza, una melina infinita e sfiancante. Il primo commento di Wilson è duro, amaro, piccato: «Undici oppositori hanno approfittato dell’antiquato regolamento parlamentare per ridurre il Governo all’impotenza, nonostante la volontà della maggioranza».
Il 3 marzo arrivano le prime reazioni ufficiali al caso Zimmermann. Il Messico nega di aver ricevuto proposte da Berlino: «Non usciremo mai dalla neutralità. […] Non abbiamo nessun bisogno di entrare in guerra, al contrario, il Paese ha bisogno di riposo per ricostituirsi politicamente». Tenendo presente i recenti attriti qualche dubbio resta.
Più credibile la smentita giapponese, l’Ambasciatore nipponico conferma l’estraneità di Tokyo: «Credere a un Giappone alleato con il Messico contro gli Stati Uniti è una mostruosità politica. Ed è una mostruosità morale credere il Giappone capace di servire gli interessi della Germania. La nostra concezione dell’onore è molto diversa da quella tedesca. Il Giappone si è impegnato con gli Alleati e con onore combatterà al loro fianco fino alla fine».
Al coro manca una voce, quella tedesca. Berlino non smentisce le trattative, anzi, le conferma: “Sì, abbiamo preso legittime contromisure in vista di un possibile intervento americano”. La stampa tedesca appoggia la strategia del Gabinetto, ma come al solito esagera: «Gli americani non hanno nessun motivo di irritarsi. Senza il tradimento, queste proposte sarebbero rimaste sconosciute anche al Governo messicano, dovendosi fare solo nel caso di una dichiarazione di guerra degli Stati alla Germania». Occhio non vede, cuore non duole. Disarmante. Basterebbe questo a irritare. Il vero nemico della diplomazia tedesca è la propria stampa: pubblicano commenti peggiori di una piaga biblica. Strano che suscitassero antipatia…
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Giuramento di Wilson come Presidente degli Stati Uniti.
- Al Senato statunitense la minoranza ostruzionista blocca il voto sulla politica presidenziale della neutralità armata.
- I Governi di Giappone e Messico negano di aver ricevuto proposte dalla Germania.
- Il Ministro della guerra tedesco parla dei prigionieri sotto il fuoco nemico.
- In tre giorni 15.000 donne inglesi si offrono volontarie per il National Service.
Fronte occidentale
- I britannici fanno progressi a nord di Puisieux e a est di Gommecourt.
Fronte orientale
- I tedeschi attaccano a sud-ovest di Brzeżany (Galizia) e vicino Voruchin (ovest di Lutsk).
- A nord del lago Naroch attacco russo con il gas.
Fronte meridionale
- Duri scontri vicino Monastir (l’odierna Bitola); truppe italiane in azione.
Parole d'epoca
Il 13esimo Fanteria
di Giuseppe Abate
Avvezzi a continua quaresima, cioè a disagi e dolori, si perdeva il ricordo di ciò ch'era festa e bagliore fugace di lieta abbondanza!... Nel calendario nostro, lassù, tutto aveva un uguale ritmo di vita, una melanconica tinta grigiastra!... Anche quando il sole splendeva sull'orizzonte e ci invitava, con linguaggio misterioso ed arcano a godere l'ebbrezza dei suoi torrenti di luce e di calore, quel ritmo non mutava, quella tinta penosamente non mutava!... Fuori era il sole ed in festa ed avrebbe voluto sorridere...
DAL FRONTE
Nella giornata del 2 azioni intermittenti delle artiglierie lungo la fronte; la nostra distrusse appostamenti nemici nella Marmolada (Alto Avisio) provocandovi qualche incendio. Nostri nuclei di fanteria eseguirono felici irruzioni contro le linee nemiche nei pressi di Scurelle (Torrente Maso-Brenta), fra Monte Sief e Setttsass (Rio Andras - Alto Cordevole) e ad oriente di Vertoiba (zona di Gorizia) ne sconvolsero le difese e asportarono munizioni e materiali. Simili tentativi di pattuglie nemiche furono respinti su Dosso A Casina (est del Garda), sul Mrzli (Monte Nero) e ad occidente di Lucatic (Carso). Nostri velivoli bombardarono le retrovie nemiche sul Carso.
Firmato: CADORNA