3 Giugno, 1917

Il protettorato albanese

La pausa è durata poco, sul fronte italiano c’è un ritorno di fiamma. È violento ed è griffato Austria-Ungheria. Il 3 giugno lavorano soprattutto le artiglierie, ma non solo. Quando salta fuori la fanteria asburgica le difese sul San Marco sono state spianate; perdiamo gli elementi più avanzati, salvo poi respingere il nemico grazie ai rinforzi. Gli italiani riescono a contenere gli assalti a est di Flondar, ma non quelli sulla prima linea del Dosso Faiti: qui la reazione del regio esercito è inefficace.

Circa 830 chilometri a sud-est del nostro fronte, il Generale Giacinto Ferrero attira l’attenzione su Argirocastro, città dell’Epiro multiculturale e contesa, come tutti quei territori. Quella di Ferrero non è un’operazione militare, sono solo parole e arrivano da Roma: «Proclamiamo solennemente l’unità e l’indipendenza di tutta l’Albania sotto l’egida e la protezione del Regno d’Italia. […] Popolo dell’Albania, accorrete all’ombra dei vessilli italo-albanesi per giurare fede perenne a quanto viene oggi proclamato in nome del Governo italiano».
È il modo elegante di definire un “protettorato”. Una cosa però viene omessa: la regione di Valona e l’isola di Seseno no, quelle non sono Albania, quelle resteranno italiane, così come sanzionato dal Patto di Londra. Singolare dimenticanza.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Generale Ferrero, Comandante il corpo d'occupazione italiano in Albania, emana da Argirocastro un proclama per l'unità e l’indipendenza dell'Albania sotto il protettorato dell'Italia.

Fronte occidentale

  • I tedeschi recuperano terreno a sud del fiume Souchez.
  • Respinti cinque attacchi pesanti tedeschi sul fronte dello Chemin des Dames.
  • Intensi duelli d’artiglieria a Wytschaete.
  • L’aerodromo a Zeebrugge (Bruges) bombardato ancora pesantemente.

Fronte italiano

  • Grande contro-offensiva asburgica sul Carso: occupata la trincea avanzata del Dosso Faiti (Fajtji hrib).
  • Austro-ungarici respinti a San Marco (est di Gorizia).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 737 - 03 GIUGNO 1917 - ORE 18:00

Lungo tutta la fronte, azioni prevalentemente di artiglieria, più vivaci contro le nostre posizioni ad oriente di Plava, nella zona del Vodice e nel settore settentrionale del Carso.
Piccoli scontri di reparti in ricognizione si ebbero in Vallarsa, alla testata del Rio Pontebbana, a nord di Tolmino e sul Carso, dove a sud di Versic, nostri arditi nuclei si afforzarono in una posizione avanzata occupata di sorpresa.
Il tempo sereno favorì ieri l'attività aerea; velivoli nemici che tentarono ricognizioni sulle nostre linee del Trentino furono ricacciati dai tiri delle batterie controaeree e dagli aviatori levatisi in caccia.
Stamane, nel cielo di Gorizia, fu abbattuto in combattimento un velivolo nemico che precipitò ad est di Vertoiba.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori