Ora è Londra a tirare la carretta
Adesso è un uno contro uno, un testa a testa Inghilterra-Germania. La Francia avrebbe dovuto partecipare alla partita, ma i suoi eserciti non possono combattere, anzi, non vogliono combattere. I piani di Parigi sono saltati causa ammutinamenti e tocca al Generale Pétain risolvere la questione. Ottiene un potere pressoché assoluto, potrebbe usare le maniere forti, ma decide di unire alle punizioni qualche concessione: turni di riposo più equilibrati, licenze arretrate, cose così.
A questo punto i britannici devono distrarre i tedeschi e dimostrare di poter reggere da soli il fronte occidentale, proprio come avevano fatto i francesi per quasi due anni. Sono soli, perché i russi sono un fantasma e gli italiani hanno concluso l’offensiva sul Carso. A proposito, anche la controffensiva austro-ungarica chiude i battenti.
L’8 giugno il contrattacco tedesco sulle sbrindellate alture a oriente di Messines viene rispedito al mittente. Il Generale Plumer tiene salde le posizioni; in appena un paio di giorni ha spedito nelle retrovie circa 6.000 prigionieri.
Intanto l’Inghilterra dà il benvenuto a Pershing: il Comandante del corpo di spedizione americano è sbarcato sull’isola.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Respinto il contrattacco tedesco a est dell’altura di Messines.
- Grande raid britannico vicino Lens.
- Il Generale Pershing, Comandante del Corpo di spedizione americano, arriva in Inghilterra con il suo staff.
Fronte italiano
- Conclusa la controffensiva austro-ungarica sul Carso.
Fronte meridionale
- Gli italiani occupano Giannina (Epiro greco).
Multimedia
Il Generale Pershing arriva in Europa
L'arrivo a Liverpool
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 742 - 08 GIUGNO 1917 - ORE 18:00
L'attività bellica si è ieri mantenuta normale su tutta la fronte. Nella zona di Tolmino, la nostra artiglieria eseguì concentramenti di fuoco sulla stazione di S.Lucia, disperdendo convogli nemici.
Sul vodice, nella notte sul 7, un tentativo d'attacco nemico preceduto da intenso tiro di distruzione venne immediatamente sventato.
Sul Carso, nella notte scorsa, grosse pattuglie di assalto nemiche, protette da violenti raffiche di artiglieria, tentarono avvicinarsi alle nostre linee a Sud di Castagnavizza. Vennero controattaccate e disperse. Lasciarono qualche prigioniero nelle nostre mani.
Generale CADORNA