Anche la Cina in ballo
L’importante è partecipare. Il 14 agosto la Cina dichiara guerra a Germania e Austria-Ungheria. Gesto platonico. I cinesi, avvolti nelle sconclusionate problematiche interne, non sanno neanche quale sia il futuro del proprio paese, figuriamoci quanto possano determinare sui campi di battaglia. È “pubblicità politica”. Il loro contributo alla causa consisterà soprattutto in braccia da lavoro per le retrovie.
Chi prova ad uscire dallo stato confusionale sono i russi. Il Governo cerca appoggi ovunque e convoca per fine mese una grande riunione con esponenti di qualsiasi categoria, politica e civile. Cito: «In seguito agli avvenimenti eccezionali e in vista dell’unificazione del Governo con tutte le forze del Paese, si è deciso di convocare una conferenza con i rappresentanti delle organizzazioni politiche, democratiche, economiche, commerciali, industriali, rivoluzionarie, militari, scientifiche, dell’istruzione e con i membri delle quattro Dume».
Si prevedono tra i mille e i duemila invitati, perché per districare la matassa e prendere decisioni è sempre meglio abbondare con il “minestrone”, come se non ci fossero già abbastanza teste a frullare. "Bene, ma non benissimo".
C’è un altro provvedimento preso a Pietrogrado: l’ex Zar viene spedito a Tobol’sk, capitale della Siberia occidentale. Allontanarlo di 2.150 chilometri dovrebbe mettere una buona distanza tra lui e chiunque volesse sfruttare il caos per una contro-rivoluzione.
Va peggio ai veneziani, svegliati all’alba da un raid austro-ungarico: l’ospedale civile dei Santi Giovanni e Paolo viene colpito.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Cina dichiara guerra ad Austria-Ungheria e Germania.
- L'ex Zar Nicola II trasferito da Tsarskoye Selo a Tobol’sk, in Siberia.
- Il Governo provvisorio russo, in seguito agli attuali avvenimenti eccezionali e per dare unità al Governo con tutte le forze organizzate del paese, decide di convocare a Mosca una Conferenza di Stato dal 25 al 27 agosto.
Fronte italiano
- Aeroplani austro-ungarici lanciano bombe su Venezia e distruggono in parte un prezioso soffitto del 1.500 all’ospedale civile dei Santi Giovanni e Paolo.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 808 – 14 AGOSTO 1917 - ORE 18:00
Attività combattiva limitata su tutta la fronte. Un tentativo di attacco nemico sul Codice fallì sotto il nostro fuoco.
Con azione concorde nostre batterie ed una poderosa squadriglia aerea bombardarono nel pomeriggio del 13 impianti militari avversari a Modrea e Modreizza (sud di Tolmino), danneggiandoli gravemente e incendiandoli in parte.
Generale CADORNA