19 Settembre, 1917

Risposte austro-tedesche al Papa

Sventato il golpe militare, il Soviet di Pietrogrado si sente più forte, i bolscevichi si sentono più forti. Il 19 settembre i massimalisti propongono ancora di prendere il potere e questa volta, a sorpresa, la mozione passa. L’intero Consiglio di Presidenza del Soviet, di tendenze moderate, è preso in contropiede e si dimette. A questo punto la prossima assemblea plenaria non giudicherà solo l’assetto del nuovo Governo, ma sarà fondamentale soprattutto per capire dove si vuole andare.

La via da seguire resta un mistero anche in Germania, dove non si è mai risolta la querelle sugli scopi di guerra: i pangermanisti, i conservatori, la destra annessionista sono tutti troppo forti per essere ignorati, nonostante al Reichstag siano stati battuti dalle forze moderate. La reticente replica alla nota pacifista di Papa Benedetto XV nasce da questo contrasto di opinioni, da questa incertezza di fondo. Berlino e Vienna rispondono con due pomposi documenti separati, ma dicono le stesse cose. Lisciano le penne al Santo Padre e giurano di essere loro i “buoni”; la Germania definisce lo scoppio della guerra «una sfortunata concatenazione di eventi»

 In linea di massima approvano i principi espressi dal Pontefice, meglio se non contengono nulla di concreto e di immediato. Se l’Intesa partisse da lì potrebbero anche sedersi a trattare. Ma all’atto pratico la risposta è un fastidioso concentrato di inutilità: si parla di come dovrebbe essere il mondo dopo la guerra, non di come si potrebbe chiudere il conflitto. Germania e Austro-Ungheria non forniscono nessuna informazione nuova.

Non lo fanno neanche gli Alleati. Alla Camera francese il Ministro degli esteri Ribot spiega la mancata risposta alla nota papale: l’Intesa ha già espresso le sue condizioni, aspettiamo gli Imperi centrali. Dopo due sedute di presentazione, il Parlamento vota la fiducia al nuovo Governo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Approvata dal Soviet una mozione massimalista che esige la presa del potere da parte del Soviet. L’intero Consiglio di Presidenza del Soviet si dimette. Pubblicato un proclama invitante all’unità.
  • Kerenskij prova a limitare i poteri degli estremisti.
  • L’Imperatore asburgico e il Governo tedesco rispondono alla nota del Papa.
  • Alla Camera francese il Ministro degli esteri, Ribot, spiega la mancata risposta alla nota papale dichiarando che l’Intesa ha già esposto le sue condizioni, cosa ancora non fatta dagli Imperi centrali.
  • Voto di fiducia al Governo francese.
  • 343.500 coscritti degli U.S.A. a oggi.

Fronte orientale

  • La fanteria tedesca attacca Lemburg (oggi Mālpils, 52 km. a est di Riga) ma viene respinta dai lettoni con perdite.

Fronte italiano

  • Combattimenti vari.

Fronte meridionale

  • Si annunciano successi rumeni nella valle del fiume Șușița, in Moldavia.

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 844 – 19 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri, su parecchi tratti della fronte Tridentina, con attività di nuclei esploranti e concentramenti di fuoco tenemmo in vivo allarme l’avversario producendogli perdite e recando
danni alle sue opere di difesa.
In direzione di Carzano (Val Sugana) un nostro riparto riusciva a spingersi oltre le linee nemiche del torrente Maso e vi catturava circa 200 prigionieri.
Sull’Altipiano di Bainsizza, attacchi parziali dell’avversario vennero energicamente ributtati.
Il giorno 16 il nemico fece brillare una grossa mina dinanzi alle nostre posizioni della Cengia Martini (Piccolo Lagazuoi). La vigilanza e la prontezza dei difensori sventò l’insidia che risultò completamente inefficace.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori