4 Giugno, 1918

Destinazione finale

Oltre cinquecento chilometri di viaggio, l’ultimo, di sicuro non il più comodo, né piacevole, attraversando l’estremità occidentale della sterminata pianura siberiana, tra foreste vergini e acquitrini. Il 4 giugno l’ex Zar Nicola II e famiglia vengono trasferiti da Tobol'sk a Ekaterinburg, da dove non ripartiranno più, almeno non in “forma terrena”; ultima tappa della loro esistenza. Mosca non ha ancora deciso cosa farne, ma l’instabilità siberiana ha consigliato di allontanare il vecchio monarca.
Duemila chilometri a sud-ovest, a Batumi, la Repubblica armena rinuncia ad ampie regioni e firma il trattato di pace con l’Impero ottomano; l’esercito turco minacciava da vicinissimo Erevan. Non tutti però si arrendono: alcuni ribelli si asserragliano in montagna, dove proclameranno la sedicente Repubblica dell’Armenia montanara.
Come tutti i trattati, anche questo, prima o poi, dovrà passare per l’approvazione delle Potenze centrali, in particolare Berlino, dove un socialista revisionista ha appena pubblicato un articolo sull’idea continentale tedesca: espandere l’influenza della Mitteleuropa anche con convenzioni e vincoli economici in chiave antibritannica e antiamericana.

 Per farlo bisogna vincere la guerra e qui i calcoli si complicano, perché sul fronte occidentale la resistenza Alleata è sempre più tenace: «I contrattacchi francesi si fanno più frequenti, più efficaci e più coordinati».
A Parigi Clemenceau non può fornire dettagli al parlamento, si rifiuta di farlo nonostante le insistenze, ma resta sereno: «Indietreggiamo, è vero, ma non capitoleremo mai».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L'ex Zar Nicola II e la consorte sono trasferiti da Tobol’sk a Ekaterinburg.
  • Firma del trattato di Batumi: la Repubblica Democratica di Armenia ottiene la pace con l'Impero ottomano, ma deve cedergli una larga fetta di territorio; alcuni reparti armeni si rifiutano di riconoscere il trattato e danno vita alla Repubblica dell'Armenia montanara.
  • Le Potenze centrali riconoscono il Governo ucraino.
  • Articolo tedesco sulle linee guida dell’idea continentale e l’espansione della Mitteleuropa.
  • Clemenceau loda le armate francesi e Alleate.
  • Rinnovo del trattato di arbitrato anglo-americano.

Fronte occidentale

  • I tedeschi catturano Veuilly-la-Poterie (a metà strada fra l’Ourcq e Château-Thierry), ma gli americani li fermano nel bosco di Veuilly.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Raid aereo inglese ad Amman.

Operazioni navali

  • La marina inglese sbarca a Pečenga (nord della Russia).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 4 GIUGNO 1918

La nostra artiglieria ha battuto ieri con efficaci concentramenti di fuoco e prime linee, vie di comunicazioni, centri di vita nemici in Val Lagarina, sull’Altipiano di Asiago e in vari tratti della riva sinistra del Piave.
Le batterie avversarie sono state più attive nelle regioni di Ponte di Piave e di Musile.
Nella regione del Grappa nostre pattuglie hanno assalito un nucleo nemico infliggendogli perdite, e costretto alla resa dopo lotta vivace, un intero piccolo posto.
Riparti avversari sono stati respinti a Monte Corno (Vallarsa) e alle porte di Salton (Spinoncia).

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori