Buongiorno socialismo austriaco
Un milione, arrotondato per difetto. È il numero di soldati americani in Francia. Per ora le prime linee ne ospitano solo una minoranza, ma la quantità totale è ragguardevole, abbastanza da concretizzare il peggior incubo tedesco: non riuscire a vincere la guerra prima di avvertire il peso statunitense. Berlino non è ancora pronta per un altro tentativo, il 2 luglio il fronte occidentale si mantiene stabile: limitato successo tedesco nella regione di Albert, pareggiato da un’avanzata francese a nord-ovest di Soissons.
Sempre alta la pressione italiana sull’esercito asburgico: i riflettori si spostano dal settore montano alla foce del Piave, dove Diaz ha ordinato di attaccare duro.
A Vienna i socialisti austriaci pubblicano il loro manifesto per la pace, una pace non basata sulla vittoria. È molto vicino all’idealismo wilsoniano e alle vecchie proposte russe: nessuna annessione; autodeterminazione dei popoli, soprattutto per le regioni contese e nei Balcani; trasformazione dell’Austria-Ungheria in un vero Stato federale di nazioni autonome; annullamento dei trattati di Brest-Litovsk e Bucarest; restaurazione e indennizzo per il Belgio; nessuna guerra economica e libertà di sviluppo; Società delle Nazioni.
Tutto molto bello, ora però è un po’ tardi. La sinistra austriaca si sarebbe dovuta svegliare prima e magari convincere anche i socialisti tedeschi, idealisti a parole, meno nei fatti.
Chiudiamo con la Russia, terra misteriosa quasi quanto le voci incontrollate. Dopo Kornilov, ci sarebbe un altro “morto vivente” a spasso: il Granduca Michele sarebbe a piede libero, proclamato Zar e in marcia su Mosca per restaurare la monarchia. Peccato sia già stato ucciso a giugno, a Perm.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Pubblicata la dichiarazione dei socialisti austriaci sulla pace.
- 1.019.115 soldati americani si sono imbarcati verso la Francia: 291 sono morti in mare.
- Gran Bretagna: varato il Consiglio centrale dell’agricoltura.
- Si apre la Conferenza internazionale sul commercio a Westminster.
- Dichiarazione del Generale Botha, Premier sudafricano, sulle misure militari e di polizia in seguito a un movimento sovversivo.
Fronte occidentale
- I francesi avanzano a nord del fiume Aisne, vicino Moulin-sous-Touvent (nord-ovest di Soissons).
- I tedeschi ricatturano il terreno a nord-ovest di Albert.
Fronte italiano
- Comincia l’attacco italiano ai danni degli austro-ungarici alla foce del Piave: 1.900 prigionieri.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 2 LUGLIO 1918
Sull’Altipiano di Asiago nuovi tentativi di attacco al Monte di Valbella si infransero sotto il nostro fuoco che inflisse gravi perdite al nemico. Nuclei annidati in elementi sul davanti della linea avanzata, vennero ributtati dai nostri che, in un brillante contrattacco, occuparono completamente anche quelle posizioni, catturando 127 prigionieri, alcune mitragliatrici, e quattro cannoncini da trincea.
A sud di Asiago riparti britannici eseguirono un felice colpo di mano, riportandone un ufficiale, 42 uomini di truppa, ed una mitragliatrice.
Nella regione nord-occidentale del Grappa, azioni iniziate stamane all’alba ci hanno assicurato il possesso di importanti posizioni e la cattura di 569 prigionieri, dei quali 19 ufficiali e di molte mitragliatrici.
Nella giornata del 29 e 30 giugno sul Monte di Valbella, sul Col del Rosso, sul Col d’Echele prendemmo 4 cannoni, 15 bombarde, 57 mitragliatrici, parecchie migliaia di fucili e grande quantità di materiale da guerra.
Firmato: DIAZ